by Adriana De Santis | 20 Novembre 2018 12:22
Compie 200 anni la più famosa canzone di Natale, Stille Nacht, nata in Austria e sconosciuta in Italia fino al 1937, quando un religioso di Bergamo ne tradusse il testo come Astro del Ciel. Messaggio universale di pace e della vita di Gesù, il brano musicale fu dapprima cantato timidamente nelle case private di contadini e artigiani, poi in chiese e locali di tutto il mondo, in oltre 300 lingue e dialetti. Nel 2011 è stato inserito nell’elenco austriaco del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco e oggi un vasto programma di eventi e manifestazioni ne celebra il bicentenario.
Ad annunciarlo l’ente nazionale austriaco per il Turismo, in una serata milanese di intermezzi musicali, per arpa e canto, e cena in atmosfera natalizia, preceduta da un workshop per il trade, organizzati da Austria Turismo con gli enti turistici del Salisburghese e del Tirolo che, insieme all’Alta Austria, sono i tre Länder dove si trovano i 13 luoghi legati al canto Stille Nacht.
«Duecento anni fa non c’erano luci, erano giorni e notti buie, eppure fra candele e fiaccole partì questa musica sinonimo di solidarietà e fratellanza – ha spiegato Oskar Hinteregger, direttore Italia, Francia e Spagna dell’ente austriaco – Stasera accendiamo una stella su quel messaggio di fiducia e di speranza che, oggi, fa riflettere sulla pace della natura, dormire bene, in paesini e valli tranquille: è questo il messaggio contemporaneo di Stille Nacht! Heilige Nacht!».
GLI APPUNTAMENTI DEL BICENTENARIO. Molte le iniziative in tutte le località, con mostre nei musei rimodernati e riaperti al pubblico, in chiese o cappelle, luoghi commemorativi, anche sentieri tematici e viste guidate.
Il calendario parte naturalmente dal luogo natale della celebre ninna nanna dal ritmo lento basata sul suono delle zampogne, Oberndorf, paesino di battellieri a 20 km da Salisburgo.Nel pomeriggio del 24 dicembre 1818, padre Joseph Mohr consegnò al maestro di scuola dell’Alta Austria Franz Xaver Gruber la sua poesia, pregandolo di metterla in musica. La sera stessa, dopo la Messa di Natale, la cantarono a due voci, con il solo accompagnamento della chitarra. Dal 1953, senza interruzioni, il 24 dicembre di ogni anno alle ore 17 davanti alla cappella Stille Nacht – che sostituì la danneggiata chiesa di St. Nikola – si svolge la commemorazione del canto, a cui partecipano persone da ogni parte del mondo. Nella vecchia canonica accanto alla cappella è ospitato il Museo Stille Nacht Oberndorf.
Sempre nella notte santa, ma ad Arnsdorf, dove il sacrestano Gruber lavorava anche come maestro di scuola, ogni anno le campane della chiesa suonano la sua universale melodia natalizia e alle ore 15.30 si celebra un’orazione davanti al presepe nel santuario di Maria im Mösl. Dopo si parte per un’escursione al chiarore delle fiaccole sullo storico sentiero Gruber-Mohr-Weg fino alla cappella di Oberndorf: a metà strada dei circa otto chilometri (andata e ritorno per 2.30 ore di cammino), il gruppo tiratori Stille Nacht-Prangerschützen sparerà una salva d’onore.
Di fronte alla chiesa parrocchiale di Hallein inaugura il sorprendente museo Stille Nacht: nell’antica abitazione di Gruber, autore della melodia e già direttore del coro, è esposta la documentazione completa sul canto natalizio, e la chitarra di Mohr. La cui memoria è invece conservata a Mariapfarr, uno dei paesi più soleggiati d’Austria nel Parco della Biosfera Unesco del Lungau Salisburghese. Bella l’escursione per un’ora di nordic walking nella frequentata stazione di villeggiatura, con Museo Stille Nacht: si parte dal santuario di Mariapfarr e passando per viali di betulle, chiesa romanica di Althofen e ponte sul fiume Taurach, si giunge alla tipica fattoria alpina Scharglerkeusche, in cui la famiglia Mohr viveva in condizioni modeste e oggi monumento culturale europeo. Altra passeggiata invernale Stille-Nacht a Hintersee, uno dei comuni più piccoli d’Austria nella zona turistica del lago Fuschlsee, amato da escursionisti e villeggianti per malghe e fattorie agrituristiche biologiche: il percorso ad anello raggiunge la chiesetta commemorativa ai margini del bosco e ritorna in paese, al museo delle case di bambola, con annessa mostra dedicata a Mohr.
Nuovo museo Stille Nacht anche a Wagrain, frequentata località turistica e stazione di sport invernali inclusa nel comprensorio Salzburger Sportwelt. Infine Salisburgo, con il famoso carillon che ogni 24 dicembre suona la melodia alle ore 7, 11 e 18. Fino al 3 febbraio 2019, il Salzburg Museum omaggia Mohr e Gruber con la mostra Stille Nacht 200, illustrando storia, messaggio e presente del canto natalizio. E fino al 18 dicembre il teatro della Felsenreitschule ospita lo spettacolo Meine Stille Nacht, musical di Broadway con prima il 24 novembre. Poi, una vera Stille Nacht (letteralmente: notte silenziosa), attende da metà novembre nella vicina Bergheim: la romantica passeggiata alla luce delle lanterne si fa lungo il sentiero sul colle Plainberg, sgombrato dalla neve, con bel panorama sulle luci di Salisburgo, città ecclesiastica patrimonio mondiale Unesco dal 1997.
Infine, le iniziative coinvolgono concerti, mercatini di Natale e mostre di presepi, con proposte di itinerari individuali anche in Tirolo (attraverso la valle Zillertal e sul lago Achensee) e nell’AltaAustria (dall’Innviertel a Steyr allo Schlossmuseum a Linz). Senza dimenticare di cogliere l’Austria invernale di Kitzbuel, ad esempio: il comprensorio sciistico di 170 km di piste, di cui 140 collegati tra loro, inaugura novità di impianti, ristorante stellato italiano (dal Chianti) e Grand Tyrolia Hotel, debutto di Curio Collection by Hilton. A Vienna invece emerge il gran galà di Capodanno di Palais Auersperg, uno dei palazzi storici più belli della capitale: da 3 anni fa il tutto esaurito con il suo programma di concerto con la Wiener Residenzorchester alle ore 18,30, cena di 5 portate alle 20 e ballo alle 23 (sia di walzer che discoteca, in due locali distinti) a 290 euro per persona tutto incluso (oppure 260 per cena e party, o 95 solo party).
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