Sono stati disposti 750 milioni per la gestione e l’ammodernamento delle Autostrade Alto Adriatico che genereranno importanti impatti economici e sociali su tutto il territorio. È l’esito dell’accordo firmato il 23 marzo presso il palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia a Trieste dall’amministratrice unica di Società Autostrade Alto Adriatico, Anna di Pasquale, dal vicedirettore generale e direttore business di Cassa Depositi e Prestiti, Massimo Di Carlo, e dal principal advisor per il dipartimento di Growth Capital and project finance della Banca Europea per gli Investimenti, Simone Dell’Atti, alla presenza del presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia e commissario per l’emergenza della A, Massimiliano Fedriga.
L’operazione è strutturata in due finanziamenti da 375 milioni ciascuno che Bei e Cdp hanno messo a disposizione di Società Autostrade Alto Adriatico per le tratte autostradali gestite: A4 Venezia-Trieste, A28 Portogruaro-Conegliano, A23 Palmanova-Udine, A57 Tangenziale di Mestre e A34 Villesse-Gorizia. L’accordo prevede anche l’intervento di Sace – Servizi assicurativi e finanziari per le imprese – con una copertura assicurativa nell’ambito dell’operatività di rilievo strategico per l’economia italiana sotto il profilo dell’attivazione di processi produttivi e occupazionali.
Importanti le ricadute positive sia economiche che sociali sul territorio e sulle comunità locali. I lavori prevedono la messa in sicurezza dell’infrastruttura, la decongestione del traffico e il mantenimento dei livelli occupazionali. A queste si aggiungono i benefici derivanti dall’ammodernamento di una tratta fondamentale e strategica che fa parte del Corridoio V Lisbona-Kiev della rete Ten-t, snodo cruciale nel collegamento dell’Europa orientale con quella occidentale.
La concessione del finanziamento fa seguito alla sottoscrizione dell’accordo di cooperazione fra il ministero dei Trasporti e della mobilità sostenibili, la Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, la Regione del Veneto e Società Autostrade Alto Adriatico, lo scorso 14 luglio 2022, e precede l’effettivo subentro nella gestione delle tratte autostradali da parte di Società Autostrade Alto Adriatico previsto per giugno 2023.
«L’operazione – sottolinea Fedriga – è funzionale alla prosecuzione dei lavori di ammodernamento di un’infrastruttura strategica non solo per il Friuli Venezia Giulia, ma per l’intero Paese, nella prospettiva di una sempre maggiore integrazione logistica con le principali direttrici continentali finalizzata a incrementare la capacità di assorbimento dei volumi di traffico e a rafforzare i livelli di sicurezza stradale».
Per Di Pasquale è «la data d’inizio di una nuova fase del percorso, quella più operativa. Dopo il subentro e il passaggio di testimone, la società, i suoi soci e l’ente concedente, con l’aiuto dei finanziatori dovranno essere pronti a gestire e attuare questo innovativo sistema di gestione autostradale con la necessaria flessibilità determinata dal complesso momento storico che stiamo vivendo».
«Ancora una volta – nota Di Carlo – la sinergia tra le istituzioni nazionali ed europee ha dato ottimi risultati. Solo una settimana fa, abbiamo annunciato un’operazione straordinaria per l’Alta Velocità in Sicilia e oggi come Cdp confermiamo il sostegno a un’altra importante e strategica infrastruttura viaria del nostro Paese, la rete autostradale dell’Alto Adriatico, parte del corridoio che collega l’Europa orientale a quella occidentale».
Secondo Alessandro Izzo, direttore per le operazioni di Growth Capital and Project Finance della Bei, «l’intervento della Bei contribuirà all’ammodernamento della rete autostradale del quadrante nord est, parte del Corridoio Mediterraneo Ten-t, snodo fondamentale per contribuire a rafforzare la coesione sociale, economica e territoriale nell’Ue».
«Siamo orgogliosi – chiude Bernardo Attolico, chief business officer di Sace – di supportare questo importante investimento in un’infrastruttura di rilievo strategico come la A4 Venezia-Trieste, che porterà benefici concreti alla collettività e all’economia del territorio Un patrimonio infrastrutturale moderno e connesso è fondamentale per sviluppare una mobilità di merci e persone, efficace ed efficiente, che possa sostenere la crescita sostenibile e a lungo termine delle imprese e del Paese».