Autostrade del mare, urgono investimenti: Gnv in pressing

È il piano di investimenti più impegnativo e sfidante della storia di Gnv. Una strategia che poggia su tre asset: tecnologia, qualità del servizio e sostenibilità. Il segnale più tangibile è il rinnovamento flotta. Ne parla Matteo Della Valle, chief commercial officer della compagnia di traghetti parte del Gruppo Msc.
A quanto ammonta l’investimento complessivo della compagnia per affrontare le nuove sfide di un mercato fortemente competitivo?
«In riferimento alle nostre quattro nuove navi, se si considera che il costo per ogni singola unità si è aggirato intorno ai 150 milioni di euro, è facile dedurre che l’importo complessivo dell’investimento iniziale sia stato pari a circa 600 milioni di euro. Una cifra di per sé importante a cui vanno sommate le spese per il restyling di alcune navi già presenti nella flotta Gnv».
Qual è il cronoprogramma di crescita e rinnovamento della flotta Grandi Navi Veloci?
«Dopo Gnv Polaris, la prima delle quattro nuove unità con 250 cabine, 400 poltrone per 1.500 passeggeri, entrata in servizio lo scorso gennaio sulla rotta Palermo-Genova, ad aprile ci verrà consegnata la seconda, Gnv Orion, costruita in Cina, in servizio da giugno sempre sulla Sicilia. Seguiranno poi le ultime due unità della commessa, Gnv Virgo e Gnv Aurora, che entreranno nella nostra flotta entro la fine dell’anno. Ma gli investimenti, come dicevo prima, hanno riguardato anche il restyling di alcune nostre navi come Splendid, Rapsody, Excellence, Fantastic ed Excelsior, che di fatto sono diventate navi smart in quanto tutte attrezzate con wifi di bordo ad alta connettività assicurata in ogni momento della navigazione grazie a Starlink, e sono inoltre dotate di maxi schermi, di una Spa e di totem per la ristorazione: vale a dire comfort aggiuntivi per la clientela».
Servizi a parte, è entrato nel vivo anche il vostro impegno nel campo della sostenibilità. Quali sono le principali azioni previste in questo ambito?
«Il nostro percorso verso una maggiore sostenibilità è già iniziato da tempo: le nostre nuove navi hanno consumi che garantiscono una riduzione dell’impatto ambientale fino al 50%. Ciò riguarda in particolare due delle quattro nuove unità che utilizzano il gnl, ovvero il gas naturale liquefatto, oggi alternativa ottimale ai carburanti navali tradizionali. Purtroppo però in Italia, per questo tipo di “alimentazione” per i motori, ci sono seri problemi di approvvigionamento legati a un deficit infrastrutturale. Un nodo che sarà difficile sciogliere».
Cosa possiamo augurarci a tale proposito?
«Intanto va detto che il problema non è la portualità, bensì l’approccio alla mobilità. Siamo convinti che il governo centrale italiano possa e debba investire nelle “autostrade del mare”, sfruttando la sua già capillare rete di porti: solo così facendo si ridurrà enormemente l’impatto ambientale di altri mezzi altamente inquinanti. Senza considerare l’economicità di questa scelta. Faccio un esempio piuttosto illuminante: per realizzare 10 chilometri di autostrada occorrono circa 300 milioni di euro; con la stessa cifra si possono costruire due navi. Purtroppo, finora, si è sempre sottovalutato questo aspetto, ma è tempo di fare scelte coraggiose».
Che strumenti e incentivi offrite alle agenzie di viaggi?
«Ora le agenzie possono cominciare a operare in piena autonomia. Da alcuni mesi il sistema GnvBooking è web-based e non lavora più da remoto: le adv non devono cambiare password, scaricare nuove versioni e attendere aggiornamenti. È uno strumento di lavoro innovativo che evolverà seguendo le richieste degli intermediari. A breve le agenzie potranno anche fare riprotezioni da sole, senza ricorrere a noi. Ci sono poi i programmi d’incentivazione Elite, nel quale rientrano 80 agenzie, e Premium, riservato solo alle 10 adv più performanti. Per tutte sono previsti sconti, gratuità e altri benefit».