Avanza la Costa del Sol per i city break degli italiani
Con 12 milioni di arrivi e 26 milioni di pernottamenti nel 2016, la Costa del Sol ha chiuso il 2016 con un nuovo record nel trend di crescita superiore al 10%. E il bacino italiano ha fatto la sua parte con un movimento complessivo di 140mila arrivi italiani a Málaga (+12%) che hanno totalizzato oltre 442mila pernottamenti e hanno così organizzato una vacanza in questo angolo di Spagna che ora lancia una nuova scommessa: quella della diversificazione d’offerta per non essere più percepita come destinazione balneare con le punte di diamante di Málaga e Marbella, ma come meta ideale per i city break, alla scoperta dell’entroterra, delle sue tradizioni, dell’arte, della cultura e della gastronomia della Costa del Sol.
Una vera e propria sfida alla quale il direttore del Costa del Sol Tourism Board per marca & eventos, Belen Perez-Gascon, crede molto perché «dall’Italia noi possiamo contare su collegamenti aerei diretti da città-chiave come Roma, Milano, Venezia e Bologna, con voli assicurati da Ryanair, easyJet, Vueling e Alitalia. Con una rete così variegata di rotte, possiamo proporre un nuovo volto della Costa del Sol, magari destagionalizzando con partenze in altri periodi dell’anno e una gamma di offerte per soggiorni brevi, nella classica e assai richiesta formula dei city break, che oltre a Malaga con i suoi musei (ad esempio il Museo Picasso e il Centro Pompidou) includerà anche altre località come Ronda, ad Antequera, e la suggestiva Alahambra di Granada, sito Unesco».
Un’altra sfida riguarda l’offerta natura, come ha aggiunto Maria Piedrola, responsabile esecutivo marca & eventos della Costa del Sol, che evidenzia la presenza di tre parchi naturali e dieci riserve naturali che permettono passeggiate, soste salutari e bird watching. E per finire c’è il Caminito del Rey, uno dei simboli del turismo lento e del trekking spagnolo.