Manet, lo smartphone che sostituisce il telefono in camera in hotel, ha raggiunto i 3mila dispositivi in circolazione in Italia con oltre 250mila turisti-utilizzatori in un anno e mezzo.
Ideato da cinque giovani startupper per sostituire il telefono in camera nelle strutture ricettive, Manet ha raggiunto in un anno e mezzo di vita una performance che è valsa al marchio il Premio per la miglior startup del turismo al 25° anniversario di Federturismo Confindustria di fine maggio.
Manet è un servizio per gli hotel e i loro clienti composto da uno smartphone personalizzato che offre al turista chiamate, connettività e molteplici servizi turistico-alberghieri, e da una dashboard web destinata all’hotel per la gestione dei servizi.
Lo smartphone, da portare sempre con sé durante il soggiorno, permette al cliente dell’hotel di effettuare chiamate nazionali e internazionali illimitate, di usufruire di connessione internet 4G flat e di hotspot, di utilizzare mappe e guide turistiche, avere suggerimenti enogastronomici, acquistare ticket per eventi e musei, prenotare facilmente tutti i servizi dell’hotel (ad es. spa, ristorante, room service) e usufruire di funzionalità che migliorano l’esperienza di viaggio (traduttore, cambio valuta, informazioni sui trasporti pubblici, etc.).
La dashboard Manet è uno strumento di customer relationship management con cui l’hotel può promuovere in maniera diretta la vendita dei propri servizi, veicolare le proprie partnership commerciali, raggiungere i clienti anche al di fuori della struttura accompagnandoli durante l’intero soggiorno, raccogliere dati statistici sui loro profili e le loro attività, inviare comunicazioni geolocalizzate personalizzate mediante notifiche push e altro.
Manet Mobile, che ha seguito il percorso Luiss Enlabs (acceleratore romano di startup nato dalla partnership fra LVenture Group e l’università Luiss Guido Carli) e raccolto più di 1,5 milioni di euro di finanziamenti, è stato ideato e realizzato da cinque giovani imprenditori italiani: quattro ingegneri, Marco Barbato, Marco Maisto, Luca Liparulo e Andrea Proietti; più un economista, il ceo Antonio Calia.