Avianca abbandona Viva Air: addio alla fusione
Salta la fusione tra Avianca e Viva Air. La compagnia aerea colombiana, dopo il via libera dell’Autorità di regolamentazione locale dello scorso 28 aprile, ha abbandonato le trattative per rilevare il vettore low cost che aveva interrotto le operazioni a febbraio in seguito alla crisi finanziaria.
Con un ennesimo colpo di scena in una vicenda molto intricata, quindi, Viva Air si appresta a chiudere definitivamente i battenti.
Dopo aver bloccato per due volte l’operazione e in seguito allo stop alle operazioni da parte della low cost Viva Air, finalmente Aeronáutica Civil de Colombia aveva infatti approvato ufficialmente l’integrazione della compagnia aerea con Avianca lo scorso aprile, inserendo però delle clausole molto stringenti.
La decisione di Avianca
Nel fine settimana, però, Avivanca si è ritirata dall’operazione adducendo come motivazione proprio la “pesantezza” delle clausole poste da Aerocivil.
In un comunicato, Avianca ha affermato che le condizioni poste dall’autorità di regolamentazione “non consentirebbero a Viva di essere una compagnia aerea finanziariamente e operativamente sostenibile” e tale situazione metterebbe a rischio anche la stabilità economica della stessa Avianca.
Secondo la compagnia colombiana, inoltre, l’accordo richiedeva ad Avianca di farsi carico di rotte,operativi e mezzi che “non coincidono con la capacità residua di Viva Air” dopo aver sospeso le operazioni per oltre due mesi.
«Purtroppo le condizioni di questa risoluzione rendono impossibile il salvataggio di Viva”», ha sottolineato il ceo di Avianca, Adrian Neuhauser.
Il caso Colombia
La Colombia è il terzo più grande mercato latinoamericano per quanto riguarda il trasporto aereo (dopo Messico e Brasile). I voli domestici sono aumentati del 20% lo scorso anno rispetto al 2019 trasportando 47,9 milioni di passeggeri, secondo quanto riferisce l’Alta (associazione delle compagnie aeree dell’America Latina e Caraibi). Sempre nel 2022, infine, il traffico internazionale è cresciuto del 14% rispetto al 2019.
Lo scorso 27 febbraio, infatti, l’improvviso stop alle operazioni da parte di Viva Air – che versava in condizioni economiche difficili – aveva lasciato a terra migliaia di passeggeri in tutto il Sudamerica.
A mettere in difficoltà la fusione tra Avianca e Viva Air, inoltre, erano arrivate le proposte di acquisto di altri player latinoamericani: la cilena JetSmart, la filiale colombiana di Latam Airlines, Aerolíneas Argentinas, Ultra Air e Wingo. Oltre a Viva Air, la Colombia ha visto anche il fallimento di Ultra Air a marzo 2023.
Le regole per la fusione
Queste erano alcune delle condizioni poste dall’ente colombiano: tutti i passeggeri Viva Air che hanno subito le cancellazioni dovranno essere rimborsati integralmente; il nuovo conglomerato dovrà cedere un certo numero di slot all’aeroporto internazionale El Dorado di Bogotà; andrà mantenuto il modello low cost di Viva Air come ulteriore opzione di volo per i consumatori; si dovrà mantenere un tetto tariffario sulle rotte dove le compagnie aeree controllano il 100% dell’operatività; andranno ripristinate le frequenze di volo tra Bogotà e Buenos Aires, tratta che è stata particolarmente colpita dallo stop di Viva Air.
Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.
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