«Adeguare le attività operative alla domanda attuale dei passeggeri». E questo il motivo, secondo una nota rilasciata dalla compagnia, alla base della decisione di Avianca Brasil di sospendere, a partire dal prossimo 31 marzo, le rotte lungo raggio operate dall’aeroporto Guarulhos di San Paolo verso New York, Miami e Santiago del Cile.
«Il nostro obiettivo – si legge sempre nella comunicazione diramata dalla compagnia – è adesso quello di assicurare la sostenibilità del business e mantenere l’eccellenza dei nostri standard qualitativi. Lo dimostra il fatto che tutte le altre 26 destinazioni che Avianca Brasil opera continueranno ad essere servite regolarmente, con oltre 240 voli giornalieri».
Per tutti i passeggeri in possesso di un documento di viaggio per una delle tre rotte cancellate posteriore al 31 marzo, il vettore brasiliano prevede la riproduzione su altri voli o, in alternativa, il completo rimborso del biglietto.
Intanto, come si apprende da Reuters, l’ente brasiliano per l’aviazione civile (Anac) ha disposto che 10 aeromobili appartenenti alla flotta di Avianca Brasil dovranno rimanere a terra ed essere restituiti alla società di leasing loro proprietaria, l’irlandese-americana Ge Capital Services.
Proprio il mancato pagamento dei canoni di noleggio aveva provocato lo scorso dicembre la richiesta, poi accolta dal Tribunale di San Paolo, di aderire a una procedura simile al Chapter 11 in vigore negli Stati Uniti, evitando così il fallimento in seguito all’impegno del vettore di German Efromovich (lo stesso proprietario anche della colombiana Avianca Holdings S.A, che però rimane un’entità a se stante, sia dal punto di vista finanziario che operativo) di pagare i propri debiti attraverso una ristrutturazione aziendale.
A questo proposito, sempre secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa, sarebbero in corso i colloqui tra il management di Avianca Brasil e dei potenziali investitori, tra cui l’hedge fund statunitense Elliott Management Corp.