Aviation, piena ripresa nel 2024: il report Aci World
I livelli del 2019 saranno raggiunti nel 2024. Lo ha dichiarato Aci – Airports Council International World contestualmente alla pubblicazione della sua undicesima analisi di valutazione trimestrale nel percorso di ripresa dall’emergenza pandemica, che negli ultimi tre anni ha sconvolto gli equilibri dell’industria turistica e del trasporto aereo mondiale, creando al contempo un rilancio disomogeneo tra i mercati viziato ora anche dalle ripercussioni della guerra Russia-Ucraina.
Rispetto alle previsioni pre-Covid sul volume passeggeri globale per l’intero anno 2021 (9,8 miliardi), si stima che la pandemia abbia ridotto il traffico di 5,2 miliardi di utenti, rappresentando una perdita potenziale del 52,9%.
La perdita sarebbe del 49,5% rispetto ai risultati del 2019, ovvero di 4,5 miliardi di passeggeri (dai 9,2 miliardi di passeggeri di tre anni fa).
Durante i primi due trimestri del 2022, invece, il volume dei passeggeri si attesta su 1,3 miliardi e 1,7 miliardi, ovvero il 62 e 75.2% sul 2019. Aci parla di una perdita del 44.4 e del 32.2%. Negli ultimi due trimestri si parlerebbe di 1.9 e 1.8 miliardi di passeggeri trasportati, per un totale di 6.7 miliardi. Nello specifico, l’Europa nella prima metà del 2022 ha riconquistato l’82.5% dei numeri del 2019.
A trainare questo lungo (e lento) percorso di ripresa saranno ovviamente i viaggi domestici, che dovrebbero toccare i livelli pre-pandemici entro l’anno prossimo. I viaggi internazionali, invece, si riprenderanno nel giro di due anni: l’obiettivo è fissato attualmente al 2024.