Azemar, grande festa per il nuovo resort Bawe Island by Cocoon
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Grande festa a Milano, nei giorni della Bit, per l’ultimo gioiello di casa Azemar, il resort di Bawe Island, la terza struttura a Zanzibar del marchio di lusso della famiglia Azzola, Cocoon Collection.
Alessandro Azzola, che ha voluto festeggiare nella sede di Casa Lago, è più che orgoglioso di questa nuova “creatura” luxury: «La scelta della location è ricaduta sull’isola di Bawe perché ha delle peculiarità uniche, prima fra tutte la posizione. Bawe è, infatti, un’isola nell’isola, a soli 15 minuti di barca da Zanzibar, la cui posizione e la distribuzione delle ville ne garantisce privacy, riservatezza e quiete. Quindici minuti anche da Stone Town, la capitale di Zanzibar, patrimonio dell’Unesco. Un’escursione molto apprezzata dai turisti per le sue influenze arabe, i mercatini e per il museo di Freddie Mercury. Stone Town è una tappa immancabile durante il soggiorno a Zanzibar».
Bawe è un’isola di 30 ettari, dove sono state realizzate soltanto 70 ville. «Se vogliamo fare un confronto per rafforzare il concetto di privacy, Cocoon Maldives si sviluppa su soli set ettari e propone 150 camere. È quindi evidente che qui stiamo parlando di spazi a disposizione degli ospiti completamente diversi, immensi, con le camere ben distanziate così come i tavoli dei quattro ristoranti. La privacy e i servizi offerti sono i must di Bawe Island», ha aggiunto Azzola che ha proseguito: «Altri selling point da sottolineare sono, naturalmente, le camere, tutte vista mare perché le abbiamo sviluppate lungo il perimetro dell’isola. Tutte hanno la piscina privata e abbiamo realizzato anche otto water villa, una novità per Zanzibar. A tutto questo abbiamo voluto aggiungere un servizio molto raffinato, sia nei ristoranti che con le varie tipologie di arredi e accessori presenti nelle camere».
Destinazione ideale per chi cerca un’estensione di viaggio mare dopo l’esperienza di un safari in Tanzania. L’estensione mare naturale è Zanzibar. «Una struttura del genere – prosegue Azzola – non è una facile da realizzare a Zanzibar, e per farla abbiamo utilizzato tutto il knowhow che avevamo accumulato alle Maldive. Come, per esempio, l’installazione di pannelli solari più grande di tutta la Tanzania che la rendono completamente autosufficiente dal punto di vista energetico. Inoltre imbottigliamo noi l’acqua, abbiamo il depuratore e il dissalatore per essere completamente plastic free. Insomma, si è trattato di un progetto molto ambizioso e complesso, ma il risultato è stato eccellente».
Quando è stata costruita Cocoon, otto anni fa, «lo abbiamo fatto in collaborazione con Daniele Lago che ha dato un’impronta di grande stile ai nostri arredamenti – ha raccontato Azzola – Da allora è nata un’amicizia professionale e personale che ci ha portato a fare altre cose insieme come il ristorante sott’acqua, H2O, arredato da Daniele Lago e anche a Bawe, nonostrante sia stato pensato in maniera molto tradizionale, abbiamo inserito alcuni pezzi della Lago perché ci piaceva creare dei contrasti. E poi lo chef Angelo Berton. Ci siamo incontrati nei nostri percorsi di vita e lavoro, l’ho invitato a You & Me nell’atollo di Raa e, fortunatamente, si è innamorato del posto, portando all’H2O un valore aggiunto importante».
Ringraziamenti entusiasti per tutti, dal braccio destro di Loris Giusti, key account, alle agenzie di viaggi che hanno sostenuto e creduto nei prodotti Azemar in questi anni. Sappiamo già che con Bawe Island Azemar non si ferma, che ci sono nuovi progetti in ballo «perché quello che facciamo ci riesce abbastanza bene”, e che il Deus ex machina di tutto ciò è colei che Alex definisce con affetto filiale l’Hilander del turismo, Maria Rosaria Acampora, “una donna che coniuga intelligenza, ambizione, determinazione, spirito imprenditoriale e soprattutto è una pazza schiantata”. Chapeau alla pazza.