by Claudia Ceci | 27 Giugno 2019 13:12
Il governo delle Bahamas ha smesso di “pagare” le grandi navi. Fino all’anno scorso non era un segreto che le compagnie di crociera venissero retribuite per raggiungere le isole. Dopo aver raggiunto un certo numero di passeggeri, ciascuna compagnia otteneva un rimborso sui 18 dollari della tassa di partenza pagata per conto dei passeggeri.
Il ministro del Turismo delle Bahamas, Dionisio D’Aguilar, ha spiegato a Travel Weekly che, a seconda del numero di passeggeri portati, le compagnie ottenevano 6, 7, 10 o 12 dollari di sconto a persona e che complessivamente hanno guadagnato 12 milioni di dollari all’anno.
Un anno fa, però, D’Aguilar ha annullato tutti gli incentivi, stabilendo che nessuno va pagato per portare persone alle Bahamas e ha dato il via a un nuovo approccio allo sviluppo del settore crocieristico nell’area, che potrebbe trasformare il modo in cui i turisti percepiscono le isole.
Il governo locale, infatti, ha invitato le compagnie a scegliere gli itinerari delle crociere in base all’interesse per la destinazione e ha incoraggiato gli investimenti in porti pubblici e privati e nelle infrastrutture. E, nonostante lo stop agli incentivi, sembra che il ministro abbia avuto ragione, visto che le compagnie di crociera continuano a includere le Bahamas negli itinerari dalla Florida e inoltre stanno sviluppando isole private nell’area.
RIQUALIFICAZIONE DEI PORTI. Inoltre, le compagnie private hanno ottenuto concessioni per la riqualificazione dei porti di Nassau e Freeport, che finora non hanno espresso appieno il loro potenziale nel coinvolgimento dei turisti e della loro capacità di spesa.
A Nassau, un gruppo di investitori bahamiani e Global Ports Holdings investiranno 250 milioni di dollari per il restyling del lungomare. A Freeport invece la joint venture tra Royal Caribbean Cruises e il gruppo messicano Itm[1] stanno lavorando alla ristrutturazione del resort Grand Lucayan e all’espansione del porto. In ballo attualmente ci sono progetti che nel complesso prevedono investimenti di oltre 1 miliardo di dollari in nuove strutture per le crociere alle Bahamas.
Obiettivo del governo è aumentare così il grado di soddisfazione dei turisti che raggiungono la destinazione – che scopriranno una meta vivace e la possibilità di tante esperienze da fare – con conseguenti vantaggi anche per gli agenti di viaggi che potranno presentare un prodotto sempre più completo.
INVESTIMENTI SULLE ISOLE PRIVATE. Royal Caribbean non sta investendo soltanto a Freeport. A maggio infatti la compagnia ha aperto la sua isola privata Perfect Day a CocoCay[2], a circa 55 miglia a nord di Nassau.
Rccl punta anche al mercato delle minicrociere di tre-quattro giorni con partenza dalla Florida e destinazione Bahamas, con la sua isola privata al centro dell’itinerario: con una capacità di 10mila ospiti al giorno. CocoCay potrebbe accogliere 3,6 milioni di crocieristi all’anno. Come parte del progetto, Royal ha costruito un molo da 50 milioni di dollari che sarà in grado di ospitare navi sempre più grandi, come l’Oasis of the Seas, che da novembre partirà da Miami.
Con il trasferimento di Independence of the Seas a Port Everglades la prossima estate, Royal avrà navi da crociera da 3mila passeggeri a Miami, Fort Lauderdale e Port Canaveral, dirette soprattutto alle Bahamas.
La compagnia che naviga maggiormente nell’area, Carnival Cruise Line, non ha la sua isola privata, ma al momento si appoggia a due isole di altre linee: Half Moon Cay di Holland America Line e Princess Cays di Princess Cruises. Questa situazione cambierà in seguito all’accordo raggiunto da Carnival per lo sviluppo di un porto privato da 100 milioni di dollari sull’isola di Grand Bahama.
Il progetto dovrebbe includere una spiaggia lunga un miglio, un molo per due navi e una capacità fino a 1 milione di ospiti all’anno. Uno dei motivi per cui Carnival sta costruendo una propria destinazione alle Bahamas dopo tanti anni è che le sue navi stanno diventando più grandi. La nave Mardi Gras, che debutterà il prossimo anno a Port Canaveral, trasporterà almeno 5.200 passeggeri, troppi per isole come Half Moon Cay.
Msc Crociere invece ha in programma l’inaugurazione della sua isola privata alle Bahamas Ocean Cay Msc Marine Reserve [3]il 9 novembre prossimo. La compagnia, che in questi anni sta ampliando la propria flotta a una velocità maggiore di qualsiasi altra, avrà quattro navi in partenza da Miami in inverno che includeranno l’isola nei loro itinerari
Disney Cruise Line ha aperto la sua isola privata, Castaway Cay, alle Bahamas già nel 1998 e potrebbe diventare la prima compagnia con due tappe private nella zona, visto che a marzo ha finalizzato l’acquisto di Lighthouse Point nella parte meridionale di Eleuthera. Nel suo accordo di sviluppo, la Disney prevede di aumentare del 30-40% le toccate delle navi a Nassau e Freeport rispetto ai numeri del 2018.
Dal prossimo anno ci sarà anche Virgin Voyages, che farà tappa a Bimini in ogni crociera.
Altre compagnie di crociera offrono nuovi servizi sulle loro isole private. Princess Cruises ha recentemente aggiunto il wifi ad alta velocità a Princess Cays, oltre a negozi e bar rinnovati e nuove escursioni. A marzo, alcune delle nuove ville con aria condizionata sull’isola privata di Norwegian Cruise Line, Great Stirrup Cay, sono state rese disponibili in anteprima dagli ospiti.
I BENEFICI DI BAHAMAS. Al di là delle strategie specifiche, ci sono altri motivi per cui le Bahamas stanno assistendo allo sviluppo di nuove isole private. Il primo è che le compagnie di crociera stanno facendo crescere le flotte e hanno bisogno di posti per le navi. Distribuendole alle Bahamas, possono sfruttare gli investimenti infrastrutturali che stanno facendo nei porti della Florida: i nuovi terminal, gli ormeggi e la possibilità di utilizzare gas naturale liquefatto come combustibile a Port Canaveral.
Inoltre, le Bahamas sono una delle poche destinazioni tropicali raggiungibili con una crociera di andata e ritorno di sette giorni da New York, quindi si vanno a incrementare anche i pacchetti con il Nord America. Infine, per molte crociere alle Bahamas c’è una politica di prezzi conveniente.
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