by Redazione | 19 Gennaio 2024 17:24
Alto gradimento con riserva. I balneari mostrano di apprezzare la lettera di risposta del governo all’Ue sulla delicata questione della Direttiva Bolkestein[1], ma sollecitano un intervento chiarificatore in materia. «Ci auguriamo che l’interlocuzione sia non solo proficua, ma anche celere”, precisano in una nota Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio, e Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba-Confesercenti».
Capacchione e Rustignoli sottolineano come l’accertamento della scarsità o meno della risorsa demanio costituisca il presupposto per la corretta applicazione della Bolkestein, così come chiarito dalla Corte di Giustizia dell’Ue, pertanto è doveroso farlo e farlo bene.
La preoccupazione maggiore? La tempistica. «È urgente – scrivono i presidenti delle due principali sigle di categoria – assicurare una gestione ordinata della materia e la necessità di continuare ad avere i servizi per la balneazione».
Fermo restando l’ennesima dilazione accordata da Bruxelles – che però resta vigile – la palla passa nuovamente al governo, ribadiscono Capacchione e Rustignoli: «Ribadiamo, ciò che da mesi sollecitiamo: la necessità e l’urgenza di interventi legislativi o amministrativi chiarificatori che impediscano provvedimenti dei Comuni e degli Enti concedenti in danno delle aziende attualmente operanti, che ne garantiscano l’operatività per non privare le località turistiche costiere dei servizi per la balneazione. Sarebbe sbagliato, e un danno per tutti, non solo per le attuali imprese balneari, distruggere o danneggiare un sistema turistico efficiente e di qualità che costituisce un elemento di vantaggio competitivo nel mercato internazionale delle vacanze».
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