Balneari, altolà degli albergatori a Riccione: “No a lidi esclusivi”

Balneari, altolà degli albergatori a Riccione: “No a lidi esclusivi”
03 Settembre 11:19 2024 Stampa questo articolo

«Stop a sopraelevazioni e ristoranti in spiaggia». Sulla vicenda delle concessioni balneari e dei futuri bandi di gara interviene il presidente di Federalberghi Riccione, Claudio Montanari, che in un’intervista al quotidiano Il Resto del Carlino esplicita una riflessione di molti albergatori della costa romagnola. Gli albergatori dell’area vogliono evitare che con i bandi per le concessioni «si creino zone di spiaggia esclusive con un numero ridotto di ombrelloni e tende: sarebbe un problema per gli hotel, in quanto si rischierebbe di far venire meno il servizio».

Tra le osservazioni che Federalberghi ha già presentato all’amministrazione comunale di Riccione c’è una presa di posizione molto marcata: «Nel vecchio piano spiaggia, ormai scaduto, era possibile sopraelevare le strutture per la ristorazione sull’arenile. Noi siamo contrari a questa previsione e ci auguriamo che l’amministrazione recepisca l’indicazione ed eviti sopraelevazioni nei progetti che potranno arrivare».

Prima che sia pronto il nuovo piano spiaggia serviranno circa due anni. Federalberghi vuole garanzie subito, per evitare che con i bandi spuntino ristoranti a due piani con terrazza. Altro tema è quello delle cosiddette “ombre” (spazio ombrelloni): «Abbiamo chiesto al Comune un censimento di quelle attuali perché riteniamo che non debbano diminuire. Questo andrà stabilito nei bandi. Siamo per la qualità dei servizi sull’arenile, ma questo non deve avvenire passando per una riduzione delle ombre».

In buona sostanza Federalberghi teme che tra i nuovi concessionari ci possa essere chi vuole fare stabilimenti esclusivi, per pochi e facoltosi clienti. Infine Montanari, sempre nell’intervista al quotidiano, ribadisce: «Abbiamo chiesto di inserire nei bandi un punteggio in più per i concessionari che dimostrino di collaborare con le strutture alberghiere. L’obiettivo è evitare di innescare una battaglia per le concessioni. Molti hotel sono preoccupati che un cambio di gestione negli stabilimenti metta a rischio il servizio per i propri clienti. Una paura che in altri lidi sta portando gli stessi hotel a valutare di partecipare ai bandi».

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