Balneari (ancora) in rivolta contro il dl Infrazioni

Balneari (ancora) in rivolta contro il dl Infrazioni
12 Settembre 15:47 2024 Stampa questo articolo

Mobilitazione sul territorio con assemblee regionali per ribadire un secco “no” alle disposizioni contenute nel dl Infrazioni in materia di concessioni balneari. È la nuova mossa decisa dai sindacati Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti a seguito di quanto approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 4 settembre.

Misure giudicate “sbagliate, ingiuste e dannose” dai sindacati che intendono chiamare a raccolta le imprese balneari in tutto il territorio nazionale.

Nella nota congiunta si legge: “Si tratta di misure sbagliate perché prescindono dalla verifica della sussistenza dei presupposti per l’applicazione dell’obbligo di pubblica evidenza, così come chiarito dalla giurisprudenza europea: la sussistenza o meno della scarsità della risorsa o la rilevanza transfrontaliera della concessione. Sono poi ingiuste perché determinano la confisca delle aziende, attualmente operanti, senza un indennizzo adeguato alla perdita dell’effettivo valore commerciale delle stesse, così come prescritto dalla legge 5 agosto 2022 n° 118 varata dal precedente governo. Infine sono dannose perché, di fatto, distruggono la balneazione attrezzata italiana così come realizzata nel nostro Paese e che non riguarda solo gli stabilimenti balneari ma tutte le imprese che operano sul demanio: dai ristoranti ai chioschi; dagli alberghi ai campeggi”.

I due sindacati sottolineano poi che quello balneare rappresenta la parte più preziosa del turismo italiano, di gran lunga il più rilevante, sia per la domanda che per l’offerta. Un comparto alimentato esclusivamente dalle iniziative degli imprenditori balneari e con risorse proprie. “Sono disposizioni – conclude la nota congiunta – che necessitano, quindi, di sostanziali modifiche da parte del Parlamento, in sede di conversione in legge, per un giusto e corretto bilanciamento fra le esigenze di una maggiore concorrenza e la salvaguardia dei diritti dei concessionari attualmente operanti”.

«Ecco perché  – hanno poi commentato i due presidenti, Antonio Capacchione per il Sib e Maurizio Rustignoli per la Fiba – siamo costretti a continuare nella mobilitazione della categoria che ha avuto momenti salienti nella manifestazione dell’11 aprile a Roma, in Piazza Santi Apostoli, e nello “sciopero gentile” del 9 agosto. Nei prossimi giorni organizzeremo assemblee in ogni regione aperte alla partecipazione dei cittadini, delle associazioni e dei rappresentanti delle istituzioni, sia territoriali che nazionali, per il più ampio coinvolgimento del Paese nella giusta e sacrosanta battaglia che abbiamo intrapreso. Non escludiamo nessuna delle forme di lotta e iniziative sindacali che dovessero essere necessarie per tutelare il lavoro, le aziende e, soprattutto, un modello di balneazione efficiente e di successo che attira sui nostri litorali milioni di turisti da tutto il mondo».

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore