Balneari, ci siamo: ok della Camera al Decreto Infrazioni

by Andrea Lovelock | 31 Ottobre 2024 10:41

Siamo vicini alla parola fine nella vicenda delle concessioni balneari durata quasi 15 anni. Con 193 voti favorevoli e 106 contrari è stato approvato ieri alla Camera dei deputati il Decreto Infrazioni, che contiene le norme per disciplinare le gare. Il testo, che era stato varato dal Consiglio dei ministri di fine settembre[1], ha ottenuto il voto di fiducia e passerà ora in seconda lettura al Senato, dove dovrà essere approvato entro il 16 novembre.

La riforma, che ha già scatenato dure critiche da parte di tutte le associazioni di categoria[2] degli operatori e imprenditori balneari, era l’atto dovuto che l’Italia – quale Paese membro dell’Ue – doveva varare già da tempo per la gestione delle spiagge italiane, secondo quanto dettato dalla contestatissima direttiva Bolkestein[3] sulla liberalizzazione dei servizi.

Il provvedimento è stato predisposto proprio in accordo con la Commissione Ue, ma gli operatori del settore hanno bocciato la riforma, gridando al tradimento delle forze politiche[4] da sempre al loro fianco, perché nel testo non è stato previsto nemmeno il riconoscimento degli indennizzi equivalenti al valore aziendale delle loro imprese, chiesto dalle associazioni di categoria ma respinto da Bruxelles, che lo riteneva un vantaggio improprio ai concessionari uscenti.

Le uniche modifiche apportate al testo originale riguardano l’esclusione dalla Bolkestein per le associazioni sportive  e quelle senza scopo di lucro[5] che gestiscono le spiagge e la possibilità per i concessionari di lasciare installati i manufatti amovibili fino all’aggiudicazione della gara, anche fuori stagione.

Intanto è di poche ore fa l’iniziativa di oltre 50 giuristi e accademici che hanno scritto un appello al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinché non firmi il Decreto Infrazioni, perché contrasta con il diritto italiano ed europeo.

Il decreto emanato dal governo, infatti, dispone la possibilità di un’ulteriore proroga delle concessioni balneari fino al 2027. Proroga che, secondo i firmatari, “è in aperto contrasto con il diritto dell’Unione Europea, perché blocca l’operato dei Comuni e crea confusione nella gestione e fruizione della risorsa pubblica. Si chiede quindi al Capo dello Stato, quale garante della Costituzione, di esercitare il potere di rinvio previsto dall’art.74 della Costituzione stessa.

Endnotes:
  1. fine settembre: https://www.lagenziadiviaggimag.it/balneari-il-decreto-che-scontenta-tutti/
  2. dure critiche da parte di tutte le associazioni di categoria: https://www.lagenziadiviaggimag.it/balneari-ancora-in-rivolta-contro-il-dl-infrazioni/
  3. direttiva Bolkestein: https://www.lagenziadiviaggimag.it/concorrenza-concessioni-balneari-fuori-dalla-bolkestein-fino-al-2033/
  4. tradimento delle forze politiche: https://www.lagenziadiviaggimag.it/balneari-audizione-alla-camera-decreto-infrazioni-da-riscrivere/
  5. per le associazioni sportive  e quelle senza scopo di lucro: https://www.lagenziadiviaggimag.it/balneari-la-saga-continua-circoli-e-onlus-senza-obblighi/

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