Balneari: “Il dl Infrazioni ci danneggia, non ci arrendiamo”

Balneari: “Il dl Infrazioni ci danneggia, non ci arrendiamo”
07 Novembre 15:11 2024 Stampa questo articolo

Strenua protesta di Sib/Confcommercio e Fiba/Confesercenti per il Decreto Infrazioni approvato dal Parlamento: “Il provvedimento legislativo approvato sulle concessioni demaniali marittimesi legge nella nota congiunta firmata da Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe/Confcommercio e Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba/Confesercenti – vede la netta contrarietà degli imprenditori balneari italiani, perché non affronta la questione della scarsità della risorsa (presupposto per la corretta applicazione della Direttiva Bolkestein), così come anche da ultimo ribadito dalla nostra Corte Costituzionale con l’Ord. 161 del 7 ottobre scorso”.

La nota prosegue sottolineando che al contestato approccio del provvedimento si aggiunge l’irrisorio valore dell’indennizzo previsto, calcolato sugli investimenti degli ultimi cinque anni, segnato dal Covid e dell’incertezza sulla durata delle concessioni. Già domani è convocato il Consiglio direttivo nazionale per una valutazione del provvedimento legislativo e per decidere le iniziative sindacali conseguenti.

“Registriamo, poi, con profondo rammarico – conclude la nota – che il provvedimento non ha visto il coinvolgimento non solo della categoria ma, anche e soprattutto, degli Enti concedenti (Regioni e Comuni) che esercitano le funzioni amministrative in materia. Riteniamo che sia interesse di tutti, non solo dei balneari, una riforma organica della materia che salvaguardi le aziende turistiche attualmente operanti, le quali da anni costituiscono un modello di balneazione attrezzata efficiente e di successo”.

Le associazioni di categoria, comunque, non intendono arrendersi e promettono di proseguire con determinazione la loro battaglia a tutela dei diritti riconosciuti, anche dal diritto europeo, degli operatori attualmente operanti e per evitare che sia distrutto o snaturato il modello di balneazione attrezzata italiana fondato prevalentemente sul lavoro dei concessionari.

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