Balneari in piazza a Roma contro la riforma delle concessioni
Manifestazione dei balneari indetta per giovedì 10 marzo a Roma, a partire dalle ore 11.00 a Piazza Santi Apostoli, contro quella che è stata subito ribattezzata una legge-vergogna. Alla azione di protesta, che vedrà confluire nella capitale centinaia di imprenditori del settore provenienti da tutta Italia, parteciperanno il presidente del sindacato italiano balneari-Fipe/Confcommercio, Antonio Capacchione, e il presidente di Fiba-Confesercenti, Maurizio Rustignoli.
Nel corso della manifestazione sono previsti interventi di esponenti delle istituzionali nazionali, regionali e locali, onorevoli e senatori delle varie forze politiche, ed anche un rappresentante dell’ambasciata Ucraina.
Sono circa 6.830 gli stabilimenti balneari (di cui quasi 1.100 solo in Emilia Romagna) interessati alla riforma avviata dal governo con un decreto che intende rimettere ordine nelle concessioni balneari, in base a quanto stabilito in sede europea. La versione definitiva della proposta di Palazzo Chigi riguarda la riassegnazione delle concessioni balneari attraverso procedure di gare pubbliche e contiene importanti modifiche rispetto ai precedenti documenti, come per esempio la scomparsa della proposta di abrogare l’articolo 45 bis del Codice della navigazione che prevede il subaffitto della concessione.
Nel testo approvato dal consiglio dei Ministri le concessioni “continuano ad avere efficacia sino al termine previsto dal relativo titolo e comunque fino al 31 dicembre 2023 se il termine previsto è anteriore a tale data”. La durata non sarà “superiore a quanto necessario per garantire al concessionario l’ammortamento e l’equa remunerazione degli investimenti autorizzati”, ma comunque – si legge nel testo varato – va determinata “«in ragione dell’entità e della rilevanza economica delle opere da realizzare con divieto espresso di proroghe e rinnovi anche automatici”.