by Andrea Lovelock | 25 Ottobre 2024 13:21
Nella riforma delle concessioni balneari[1] si va verso l’esclusione di circoli ricreativi e associazioni senza fine di lucro dall’applicazione della direttiva Bolkestein[2], e quindi dall’obbligo di avviare le gare entro giugno 2027.
È uno dei risultati dell’interlocuzione, peraltro non ancora conclusa, fra governo e Commissione europea, come confermano fonti vicine al dossier e come viene riportato dall’agenzia Ansa.
La novità verrà codificata in un emendamento, dei relatori o dello stesso esecutivo, atteso lunedì dalle commissioni Giustizia e Finanze della Camera, che per ora nell’esame del decreto legge anti-infrazioni[3] europee hanno accantonato le proposte di modifiche riguardanti l’articolo 1, quello appunto sulle concessioni balneari. Le commissioni congiunte dovrebbero licenziare lunedì stesso il provvedimento, su cui il governo dovrebbe porre in Aula la questione di fiducia.
Per Bruxelles, comunque, la linea rossa è l’attuazione della Bolkestein, ma i circoli ricreativi, viene spiegato, ricadono fuori dall’applicazione della direttiva sui servizi, in quanto non a scopo di lucro. I contatti sull’asse Roma-Bruxelles sono fitti in vista dell’esame di lunedì. “Il testo finale della riforma deve garantire la conformità con la direttiva“, si continua a ricordare dall’Ue. Ma l’auspicio espresso da molti parlamentari è che – a riforma approvata – sia fatta chiarezza anche per i concessionari.
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