Balneari, Sib annuncia il ricorso in Cassazione

Balneari, Sib annuncia il ricorso in Cassazione
12 Luglio 12:38 2024 Stampa questo articolo

Ricorsi in Cassazione e pressing su Parlamento e governo per salvaguardare la balneazione attrezzata e far ripartire il settore. Sono gli imperativi che detteranno l’agenda dei lavori dell’assemblea nazionale del Sib, Sindacato balneari italiani, che si terrà il prossimo 18 luglio.

Per il sindacato di Confcommercio è urgente un intervento legislativo chiarificatore  visto che diversi  Comuni e varie Regioni, di ogni orientamento politico, con modalità diverse, stanno organizzando le gare per la riassegnazione delle concessioni demaniali marittime. Una situazione caotica che impone a governo e Parlamento di intervenire. L’assenza di regole chiare, infatti, determinerà un esteso contenzioso con un’indebita supplenza da parte dell’Autorità giudiziaria.

«Abbiamo deciso di impedire che alcune ultime discutibili sentenze del Consiglio di Stato diventino definitive – spiega Antonio Capacchione, presidente del Sib – pertanto presenteremo ricorso presso la Cassazione a Sezioni Unite contro queste sentenze. Nonostante la soluzione della questione balneare non possa che essere legislativa, non è comunque possibile trascurare il fronte giudiziario».

Non demordono, dunque, i concessionari balneari determinati a dar battaglia, come ribadisce Capacchione: «In occasione dell’assemblea – ha concluso – decideremo quali iniziative mettere in campo, finalizzate a sensibilizzare sia la politica che l’opinione pubblica sulla necessità di un intervento legislativo e per difendere un modello di balneazione attrezzata efficiente e di successo (costruito in decenni di lavoro e basato sulla professionalità) che ogni estate attira milioni di turisti, italiani e stranieri sulle nostre coste. Non sono in pericolo soltanto migliaia di posti di lavoro e un’importante fetta dell’economia turistica, ma anche e soprattutto l’immagine del Paese».

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