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Balneari, ultimatum a Meloni: “Tavolo subito, basta caos”

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Ora basta. Le sigle sindacali dei balneari che gravitano nell’universo rappresentativo di Confindustria hanno scritto in tono perentorio alla premier Giorgia Meloni, per sollecitare un incontro e mettere uno stop al caos che si sta vivendo in molte spiagge italiane: così non si può andare avanti, urge un faccia a faccia.

Nella richiesta di convocazione i balneari scrivono: «L’incontro deve avvenire al più presto per trovare una soluzione alla delicatissima situazione che sta vivendo il settore del turismo balneare». Nel pieno della stagione turistica il comparto sta affrontando il periodo più difficile e la situazione si è ulteriormente aggravata dopo la sentenza della Corte di giustizia Ue che ha dichiarato legittimi gli espropri balneari al termine delle concessioni».

La lettera prosegue con lo stesso tono, sottolineando «L’incertezza che caratterizza il nostro settore è andata aggravandosi negli ultimi anni, trasformandosi in un vero e proprio caos, che si è tradotto in continui atti da parte del potere giudiziario, che hanno erroneamente legittimato categorie a noi ostili a compiere gesti di forza e occupazione degli spazi su cui insistono le nostre attività imprenditoriali».

In calce alla lettera le firme di Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Confindustria; Bettina Bolla, presidente de La Base Balneare; Marina Lalli, presidente Federturismo Confindustria; Giuseppe Mancarella, presidente FederTerziario Balneari; Roberto Perocchio, presidente Assomarinas; Angelo Macola, presidente dell’Associazione delle imprese del turismo all’aria aperta; Marina Stella, direttore generale Confindustria Nautica.

A ben vedere si tratta di un appello corale non solo delle migliaia di imprese concessionarie di tratti di costa Italia, ma anche a nome degli oltre 300mila lavoratori che operano lungo i litorali  della penisola.

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