Arriva in ritardo, ma è pur sempre significativa per l’industria turistica l’indagine straordinaria sulle famiglie italiane di Bankitalia, avviata dopo lo scoppio della pandemia.
Secondo la ricerca, sono migliorate ad aprile le attese delle famiglie sulla situazione economica generale e sul mercato del lavoro, con la percentuale di chi si aspettava un peggioramento ridotta al minimo dalla primavera dell’anno scorso.
Ancora ad aprile, però, il 30% ha dichiarato di aver percepito nell’ultimo mese un reddito più basso rispetto al pre Covid, ma oltre il 70% dei nuclei si attende per il 2021 un reddito in linea con il 2020.
Consumi ancora fortemente condizionati dalla pandemia con l’80% delle famiglie che hanno ridotto le spese per hotel, bar e ristoranti e hanno fatto meno frequentemente acquisti in negozi di abbigliamento rispetto al periodo precedente la pandemia.
Una contrazione che ha riguardato anche quei nuclei che arrivano con facilità alla fine del mese, le cui abitudini di consumo sono state influenzate dalle misure di contenimento ancora in vigore al momento dell’intervista e dalla paura del contagio.
Riguardo alle intenzioni, ad aprile oltre i due terzi delle famiglie dichiarava che avrebbe mantenuto invariate le spese per beni non durevoli e servizi nei successivi tre mesi, mentre un quarto le avrebbe ridotte. Dato, confermato dai risultati dell’estate italiana, che preannunciava la volontà di tornare a investire parte del budget familiare anche in turismo.
Ma più in generale, nelle valutazioni delle famiglie, le aspettative di consumo dipendono anche dal successo della campagna vaccinale, che per un terzo dei nuclei in aprile stava procedendo meglio o in linea rispetto alle attese.