Barcellona chiude il centro città alle navi da crociera
Barcellona ha detto addio alle crociere in centro città. Un provvedimento preceduto dall’imposizione di un tetto alle grandi navi e poi preannunciato ad agosto, poi diventato esecutivo dal 22 ottobre. Adesso il porto di Barcellona Nord, a due passi dalla Rambla, non accoglierà più le navi da crociera, ma sarà un’area dedita alla sola attività portuale commerciale delle navi mercantili.
Dopo il caso Venezia e gli intenti di Amsterdam, anche la città catalana cerca di arginare l’overtourism tenendo lontane le navi dal centro città ed eliminando lo sbarco più comodo per i crocieristi. Secondo i dati dell’autorità portuale di Barcellona, il provvedimento interesserà circa 340 attracchi di crociere all’anno.
Il 2022 si era chiuso con oltre 2,3 milioni di passeggeri delle crociere, un aumento di quasi il 350% rispetto al 2021. Contando anche gli sbarchi dai traghetti, si arrivava a 4 milioni.
Ora, al posto dell’attracco che si trova a un isolato dal centro città, le crociere di fermeranno al Moll Adossat, a 3 chilometri dalla Rambla. Quindi per i turisti sarà più difficile muoversi a piedi per raggiungere il cuore della città.
Con la chiusura ai crocieristi, l’area vicina alla Rambla sarà recuperata e riconvertita: quasi 150 mila metri quadrati e due chilometri di banchine diventeranno nuovi spazi pubblici.
Al vaglio della città c’è anche una nuova tassa da 6,25 euro a passeggero per ogni sosta superiore alle 12 ore.
Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali
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