by Redazione | 29 Agosto 2017 10:21
Quanto tempo ci vorrà prima che il turismo a Barcellona torni ai livelli pre attentato? Meno del previsto, secondo gli addetti ai lavori. Se a New York ci sono voluti tre anni per risalire la china dopo l’11 settembre 2001, a Madrid più o meno un anno (in seguito alle bombe del 2004), come del resto a Parigi, per la città catalana le cose potrebbero andare meglio del previsto.
A dirlo sono i dati provenienti dalla catena di boutique hotel Room Mate, che hanno registrato una flessione delle prenotazioni solo del 5%, e dalla società di consulenza spagnola Bric, che ha condotto una survey tra gli albergatori cittadini.
Secondo quanto riporta Hosteltur, «la prima reazione della domanda si è tradotta in una cancellazione delle prenotazioni, nell’ordine del 2-3%, anche se nel caso dei gruppi il fenomeno è stato molto più marcato». Ma nei giorni successivi, soprattutto per merito delle Olta, la tendenza si è quasi invertita, anche se «il volume di nuove prenotazioni ha rallentato, nonostante gli sconti praticati (tra l’8% e il 15%) e l’abolizione di alcune condizioni come la permanenza minima».
Una politica, quella degli sconti, che ha interessato anche le compagnie aeree, soprattutto low cost, che nei giorni immediatamente successivi all’attentato hanno abbassato le loro tariffe: addirittura del 40% Norwegian, mentre Volotea o Ryanair si sono mantenute tra un -5% e un -7%.
Insomma, comunque la si voglia vedere, i numeri sembrano indicare una situazione molto diversa rispetto a quanto verificatisi in situazioni analoghe a Parigi e Bruxelles, dove le cancellazioni registrate nei gironi post-attentati oscillarono tra il 20% e il 30%.
A questo punto, resta solo da vedere in quanto tempo la capitale della Catalogna riuscirà a recuperare i turisti perduti, se si pensa che la capitale francese è riuscita in una simile impresa solo dopo un anno dagli attacchi del novembre 2015. A certificarlo è stato recentemente Frederic Valletoux, presidente dell’ente di promozione turistica della Ville Lumière e della sua regione, che ha affermato di attendere entro la fine del 2017 l’arrivo di 32-34 milioni di turisti. In aumento dunque, rispetto ai 30 milioni del 2016 e ai 32 milioni del 2015.
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