Il booking riparte, davvero, con un curioso effetto “doppia onda” tra lungo raggio e estate mediterranea. Un anno dopo l’avvio di Yes We Can – l’operazione di Alpitour con Neos che lancio i primi pacchetti di viaggio Covid-tested per le Canarie dopo mesi di “blocco totale” causa Covid – lo scenario è totalmente differente e non mancano le sorprese sui trend di prenotazione.
«Sembra già un altro mondo – esordisce Alessandro Seghi, direttore commerciale della divisione tour operating di Alpitour – Solo un anno fa partivamo con i primi voli sulle Canarie dopo mesi in cui giravamo a zero. E per un mese e mezzo c’erano solo Canarie, nient’altro. Poi lo scorso inverno, come Gruppo Alpitour abbiamo investito tanto sul Mar Rosso: ci abbiamo creduto in entrambi i casi e siamo stai propulsori della ripartenza»,rimarca con un certo orgoglio.
Ora le prospettive a breve termine, complice la riapertura di quasi tutto il mondo ai viaggi, sono molto positive: «Le agenzie hanno esigenze più simili al periodo 2018-19 e i volumi si stanno riprendendo», prosegue Seghi segnalando un particolare andamento del mercato. «C’è però una forte polarizzazione: da un alto c’è tanto sottodata sul lungo raggio che marcia spedito grazie al ritorno del cosiddetto Ferraprile che unisce Pasqua al 25 aprile e 1° maggio; dall’altro le prenotazioni estive, invece, vanno anche oltre la finestra dei 90 giorni di anticipo».
Sul sottodata, poi, fioriscono altri due movimenti molto particolari che interessano i gruppi e gli honeymooner. «I gruppi stanno confermando spesso sottodata: di solito è un target che necessita di un lasso di tempo più lungo ma quest’anno appena si apre una destinazione c’è una corsa alla prenotazione ravvicinata rispetto alla partenza».
L’altro fenomeno, poi è l’acquisto di viaggi di nozze con finestre temporali sempre più strette, un po’ dovuto al rinvio di quasi due anni della maggior parte dei matrimoni (o al solo viaggio rimandato), ma soprattutto perché «anche in questo caso la riapertura delle destinazioni ha giocato un ruolo cruciale: a marzo, per esempio, abbiamo venduto viaggi di nozze per giugno», annuncia il manager.
Sulle destinazioni per la stagione estiva, invece, Seghi ricostruisce il puzzle delle mete preferite in agenzia; «il mare Italia sta andando bene e costituirà anche quest’anno il grosso dei volumi insieme a Mar Rosso, Grecia e Baleari. La capacità aerea attivata last minute su Cuba, Capo Verde e Madagascar sta ricevendo ottimi riscontri»; mentre l’investimento di Alpi su «Mauritius, Kenya e Zanzibar è molto importante, ci crediamo molto e ci stanno dando già belle soddisfazioni e anche i Caraibi, Messico e Repubblica Dominicana in primis, stanno accelerando».
Nel complesso, quindi, secondo Seghi, l’obiettivo è arrivare alla piena capacità delle destinazioni di punta entro l’inizio del secondo semestre: «la curva di prenotazione sarà sicuramente diversa rispetto agli ultimi tre anni, ma i segnali di ripresa ci sono tutti. Anche il conflitto in Ucraina nella sua tragicità all’inizio ha stabilizzato la crescita, ma non l’ha fatta rallentare. Ora la corsa è ripartita».