Barometro Federalberghi: gli stranieri crescono più degli italiani
Continua il periodo positivo per il comparto turistico italiano secondo l’ultimo Barometro del Turismo di Federalberghi. Da gennaio a ottobre le presenze negli hotel italiani sono aumentate del 2,7% rispetto al medesimo periodo del 2016. Una performance aiutata anche dalla presenza degli stranieri, +3,5%, mentre la presenza degli italiani è dell’1,9%. Indice più significativo è quello sulle imprese che tra alberghi ed esercizi complementari segna un +155 tra luglio e settembre 2017.
In particolare, nel secondo trimestre 2017 si registra poi un incremento consistente del fatturato dei servizi turistici, che segna un +6,1% sullo stesso periodo del 2016. Più dinamico il comparto ricettivo rispetto a quello della ristorazione. Il dato è confermato dell’andamento dei ricavi medi del mercato alberghiero, che nel periodo gennaio-settembre registrano un aumento del 4,8% rispetto al 2016, e un’occupazione camere del +3%. Nello stesso periodo crescono anche i tassi di disoccupazione, seppure a un tasso più contenuto.
Dati in crescita anche dalla spesa turistica: nel secondo trimestre dell’anno quella dei visitatori internazionali è arrivata a 10,7 miliardi di euro, il 5,6 % in più rispetto allo stesso periodo del 2016. Sale anche la spesa degli italiani all’estero che è stata di 5,6 miliardi (+6,3%). La bilancia dei pagamenti turistici arriva così a un saldo netto positivo di oltre 5 miliardi, con un aumento del 4,8%.
Ancora buone le performance dei musei di Stato che con 34,4 milioni di visitatori e 131 milioni di euro, tra gennaio e agosto 2017, rafforzano il trend. Positivo anche l’andamento del traffico aeroportuale. Da inizio anno fino al termine di settembre cresce il numero di passeggeri, +2,9%, specie per i voli internazionali, +9%.
Infine, il Barometro rileva anche i comportamenti d’acquisto svelando come la carta di credito stia prendendo sempre più piede per il pagamento di servizi del turismo (+6%): nel solo periodo compreso tra giugno e agosto la carta è stata usata il 7,6% in più rispetto al 2016.