by Redazione | 7 Aprile 2023 7:00
Ancora tensioni tra turismo organizzato e vettori low cost. Questa volta a prendere posizione è Aidit Federturismo Confindustria, che scende in campo alla vigilia di Pasqua “per contrastare la politica commerciale di Ryanair che, di fatto, limita e addirittura impedisce la libera intermediazione della rete di distribuzione nella vendita delle tratte aeree della compagnia irlandese”. Comportamento che l’associazione guidata da Domenico Pellegrino chiede che “venga condannato e sanzionato”.
Pressing, dunque, di Aidit sulle autorità competenti affinché “obblighino Ryanair a eliminare tutte le restrizioni poste in essere nei confronti delle agenzie di viaggi che, di fatto, sono discriminate al pari dei viaggiatori, che non hanno le capacità o che non desiderano prenotare via web”.
È noto, ricapitola la sigla, che la compagnia “abbia da sempre manifestato l’intenzione di non voler collaborare con le adv, attuando una politica di vendita da sempre orientata direttamente al consumatore finale”.
Si tratta – si legge nella nota – di una decisione “presa formalmente per combattere le agenzie di viaggi online che operando grazie a regolamenti ancora non ben definiti, utilizzano i dati personali dei propri clienti attraverso sistemi di ricerca arbitrari in spregio alle normative comunitarie e nazionali in materia di privacy”.
Per Aidit si tratta di un comportamento che lede gli interessi dell’intera categoria dell’intermediazione. “La rete agenziale tradizionale, che condanna i sistemi posti in essere dalle online – si legge ancora – subisce da tempo tale decisione ed è stata costretta ad acquistare direttamente i voli dal sito Ryanair per conto dei clienti che chiedevano una prenotazione pagando l’importo indicato, senza che le stesse agenzie abbiano potuto avanzare alla compagnia le loro richieste per l’attività di intermediazione”.
Si tratta di una politica che negli ultimi tempi si è “inspiegabilmente inasprita, costringendo di fatto le agenzie a non prenotare”.
Le nuove condizioni di vendita infatti utilizzano metodi di identificazione che Aidit ritiene “discutibili” come “il riconoscimento facciale del cliente e la non concessione di rimborsi alle agenzie, ledendo in tal modo i diritti di tutti i clienti che vorrebbero prenotare proprio tramite agenzia”.
L’associazione presieduta da Pellegrino ricorda anche come Ryanair sia “una società privata che svolge la propria attività sul territorio italiano anche attraverso incentivazioni pubbliche, operando spesso in condizioni di monopolio e quindi senza che ci sia la possibilità per agenzie e clienti di orientarsi su voli alternativi.”
Con la politica commerciale messa in atto da Ryanair, “alle agenzie – insiste Aidit – viene impedita anche la possibilità di organizzare propri pacchetti turistici di cui tra l’altro risponderebbero in termini di responsabilità collegata ai servizi forniti. Si deve poi tener conto dei mancati incassi derivanti dalle richieste che restano insoddisfatte per quegli ancora numerosi clienti che non usano internet e che si rivolgono alle agenzie di viaggi, impossibilitate però a emettere i ticket aerei Ryanair”.
Problemi, prosegue la nota, “anche per le aziende che dovranno far viaggiare i loro dipendenti e che si rivolgono normalmente alle loro agenzie di viaggi di fiducia perché queste dovranno rinunciare alla fornitura dei servizi richiesti quando fra questi saranno previsti collegamenti Ryanair. E lo stesso capita per le richieste dei gruppi organizzati, siano essi sportivi, scolastici o di partecipanti a convegni: tutti segmenti di mercato che usano normalmente e quasi esclusivamente le agenzie per i loro spostamenti”.
Secondo l’associazione, la prassi messa in atto da Ryanair è di fatto contro legge. “Proprio la legge – sottolinea – impone il divieto di rifiuto di vendere un prodotto o servizio a chiunque lo domandi e ne corrisponda il prezzo”.
“Deve cessare ogni azione discriminatoria, tanto più dove Ryanair ricopre posizioni monopolistiche o comunque dominanti”, conclude Aidit che preannuncia l’avvio di “tutte le iniziative necessarie a tutelare i diritti dei consumatori e delle agenzie di viaggi, sollecitando anche le amministrazioni competenti a richiedere a Ryanair pubblicità e trasparenza dei contributi economici ricevuti”.
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