È in agenda entro novembre un tavolo di lavoro per il Piano Strategico del Turismo presso il Mibact. Lo ha confermato Gianfranco Battisti, presidente di Federturismo e amministratore delegato del Gruppo Fs, a margine delle celebrazione del centenario di Federterme.
«Abbiamo calendarizzato un incontro per il Pst, sia come Federturismo che come Fs, dal momento che abbiamo lavorato fattivamente alla sua elaborazione che rappresenta il punto di partenza per il settore. Ora dobbiamo capitalizzare il lavoro prodotto dal basso, ovvero come espressione dei bisogni delle imprese e dei territori. Come Gruppo Fs, in particolare, abbiamo già integrato reti, implementato stazioni con località a forte vocazione turistica per venire incontro a due punti focali del Pst, vale a dire la delocalizzazione dei flussi e la destagionalizzazione», sottolinea Battisti.
Tra gli esempi, infatti, c’è proprio quello del termalismo, con l’attivazione di fermate per quasi tutte le 380 località termali italiane. «Per Chiusi-Chianciano abbiamo previsto una fermata dell’alta velocità. D’altra parte, basti pensare che entro il 2030 avremo circa 6,5 milioni di pensionati italiani in più, potenziale utenza turistica soprattutto orientata a quelle location termali fruibili che possono soddisfare il loro benessere fisico – rimarca l’ad di Ferrovie – Così come, sempre nel termalismo, dobbiamo fare attenzione al rapporto qualità-prezzo per poter competere con paesi come Ungheria, Austria e Germania che hanno puntato molto sul prodotto termale».
Gianfranco Battisti si è poi soffermato sulle criticità della nostra offerta incoming che non in molti casi è ancora sufficiente e competitiva come dovrebbe: «Dovremo fare in modo di implementare le azioni strategiche già individuate dal Pst e dunque proprio in occasione di questo tavolo di lavoro, avvieremo un concreto programma a sostegno delle nostre offerte turistiche di punta, dai luoghi culturali decentrati alle terme, dalle location balneari a quelle agrituristiche».
La priorità da affrontare attraverso il Piano strategico del Turismo, secondo Battisti, è proprio la redistribuzione dei flussi, «troppo concentrati su quattro, cinque poli attrattivi del nostro Paese. Grazie ad un sistema di accessibilità diffuso, con integrazione delle reti di trasporto e offrire un unica soluzione di acquisto nella biglietteria, utilizzando mezzi diversi, possiamo vincere questa sfida».