by Giorgio Maggi | 7 Marzo 2019 7:00
Il numero di viaggi internazionali è aumentato del 5,5% arrivando a toccare quota 1,4 miliardi nel corso del 2018. Secondo il World Travel Monitor, studio di Ipk International presentato all’Itb di Berlino, si viaggia dunque sempre di più al di fuori dei confini nazionali, con una tendenza che riguarda un po’ tutto il mondo.
In testa alla classifica dei viaggiatori più appassionati ci sono, in particolare, i traveller di Asia e America Latina, rispettivamente capaci di fare segnare incrementi, rispettivamente, del 7% e del 6%. Sul fronte delle destinazioni, in pole position c’è ancora l’Asia (+6% nel 2019), a pari merito dell’Europa però (ma la Spagna è in contrazione dopo gli anni del boom), mentre le Americhe si fermano a un più modesto +3%.
Meno buone le previsioni per il 2019. A causa del rallentamento dell’economia globale, l’aumento del travel internazionale registrerà una battuta d’arresto scenderà a un +4% nel corso dei prossimi mesi, con una flessione in parte dovuta anche alla paura dell’overtourism.
Secondo lo studio, più di un viaggiatore su dieci pensa al sovraffollamento quando si tratta di scegliere la meta della propria vacanza, con un campanello d’allarme particolare nel caso di città come Venezia, Amsterdam, Firenze, Pechino, Città del Messico e Istanbul. È migliorata, invece, la percezione di sicurezza relativa ad alcune mete, a cominciare da Israele, Turchia ed Egitto
Il World Travel Monitor prende in considerazione i viaggi all’estero in più di 60 Paesi, con una survey che arriva a coprire il90% della domanda globale di viaggi.
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