Passaporti, rivoluzione in vista: cosa cambierà

E come per incanto a primavera rifioriscono i passaporti. Con la stagione estiva all’orizzonte – e con il quiz “rapidità” risolto da provvedimenti “saltafila” e affini, almeno fino a prova contraria – il governo provvede a una riverniciatura del documento per renderlo più efficiente e sicuro, migliorando la gestione dell’anagrafe degli italiani all’estero. Et voilà, ecco le nuove regole sul tavolo del Consiglio dei ministri, che riguardano anche la carta d’identità, anticipate dal Sole 24 Ore.
COSA CAMBIA
– In futuro il passaporto non potrà più essere rinnovato: quelli scaduti dovranno essere sostituiti con nuovi documenti.
– Nuova procedura semplificata per la denuncia dei casi di furto e di smarrimento dei passaporti all’estero, così come quella per il conseguente rilascio di un nuovo documento.
– Eliminazione del passaporto collettivo, anche se in realtà è “fuori corso” da tempo, perché non è conforme agli standard di sicurezza europei. Un tempo era utilizzato per i viaggi di gruppo con un minimo di cinque e un massimo di 50 persone, quindi per gite scolastiche e viaggi per comitive e gruppi turistici. Veniva rilasciato per ogni singolo viaggio e la sua validità era limitata nel tempo.
– La riforma modifica le sanzioni per i cittadini che cercano di espatriare in assenza di un passaporto valido: la sanzione viene calibrata sull’inflazione.
– Nuove regole anche per le carte di identità e per il loro riconoscimento come documento di viaggio in ambito internazionale: con ogni probabilità potranno essere utilizzate anche per viaggiare in Paesi Extra Ue, previa firma di accordi bilaterali.
– Complementare alla riforma sui documenti per l’espatrio è quella dell’anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire): il governo punta a rendere più efficiente le procedure per la loro registrazione, allineando le informazioni in possesso degli uffici consolari con quelle dell’Anpr (Anagrafe nazionale della popolazione residente).
– Di conseguenza si amplierà il perimetro dei cittadini che possono iscriversi in via facoltativa all’Aire. Tra questi i lavoratori di organizzazioni internazionali che a fini fiscali risulteranno ancora cittadini italiani
— Per quanto riguarda le categorie escluse dall’Aire, come ad esempio il personale pubblico che si trova all’estero per servizio, il bacino verrà ampliato in modo da ricomprendervi anche il personale di altre amministrazioni pubbliche operative nell’Unione europea, per avere una sorta di censimento più aggiornato
PASSAPORTO ALLE POSTE: ECCO MILANO, NAPOLI, BERGAMO E FIRENZE
E per la serie “Passaporti alle Poste crescono”, ecco il poker delle novità calato il 18 marzo e incluso nel progetto Polis di Poste Italiane: Milano, Napoli, Bergamo e Firenze. Le città nelle quali è stato attivato il rilascio del documento si aggiungono a Roma, Bologna, Verona, Cagliari, Aosta, Catanzaro, Perugia, Venezia, Matera, Modena, Monza e Brianza, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Sassari, Treviso e Vicenza, dove il servizio è disponibile già da alcuni mesi. In particolare, il servizio sarà attivo 12 uffici di Milano, 12 di Napoli, 3 di Bergamo e in 4 Comuni della provincia di Firenze.
Il servizio non è limitato solo alle città capoluogo, ma è stato avviato anche in 88 uffici postali nei Comuni della provincia di Milano, in 42 della provincia di Napoli e in 121 della provincia di Bergamo. Inizialmente rivolto ai 6.933 Comuni al di sotto di 15mila abitanti, Polis permette ai cittadini l’accesso digitale ai servizi della pubblica amministrazione direttamente dagli uffici postali.
In totale, sono circa 14mila le richieste di passaporto presentate nei 388 uffici postali abilitati delle grandi città in cui è disponibile il servizio, oltre alle 25mila richieste presentate nei 2.052 uffici postali dei Comuni inclusi nel progetto Polis. Per ottenere il rilascio nelle grandi città bisogna prenotarsi registrandosi sul sito di Poste Italiane. Il nuovo passaporto potrà essere consegnato da Poste Italiane direttamente a domicilio.
COSA OCCORRE
Per richiedere il passaporto basta un documento di identità valido, il codice fiscale, due fotografie, pagare il bollettino per il passaporto ordinario della somma di 42,50 euro e una marca da bollo da 73,50 euro. In caso di rinnovo bisogna consegnare anche il vecchio passaporto o la copia della denuncia di smarrimento o furto del vecchio documento. Grazie alla piattaforma tecnologica in dotazione agli uffici postali abilitati, sarà lo stesso operatore a raccogliere le informazioni e i dati biometrici del cittadino (impronte digitali e foto) inviando poi la documentazione all’ufficio di Polizia di riferimento.
Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004
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