B&B Hotels sbarca negli Usa e affida l’Italia a Comitini
B&B Hotels sbarca negli Stati Uniti. Il gruppo, nato in Francia e che oggi conta 691 strutture in Europa, di cui 60 in Italia mercato tra i big four, e sei in Brasile, si lancia nel grande salto oltreoceano con la costituzione di una società ad hoc, B&B Hotels Usa, che verrà guidata da Valerio Duchini. Il manager, finora a capo del business in Italia, Slovenia e Ungheria, diventa infatti ceo della nuova società statunitense. Al suo posto come president e ceo Italy, Slovenia and Hungary arriva Liliana Comitini, manager con oltre 25 anni di esperienza nel retail tra healthcare, entertainment e servizi e che arriva all’ospitalità dal suo ruolo di general manager Amplifon in Australia, Spagna e Portogallo.
Nord America sotto i riflettori dunque. «Da un anno guardiamo e studiamo il mercato americano – racconta Duchini – E a maggio scorso, insieme all’azionista di riferimento Goldman Sachs, abbiamo deciso che era il momento giusto per entrare e avviare lo sviluppo. Perché proprio gli Stati Uniti? Perché c’è un buco di mercato, l’85% del ricettivo è in mano a grandi catene che lavorano in franchising e management, c’è grande opportunità per il nostro modello di business che opera soprattutto con la qualità della gestione diretta. Puntiamo al mercato midscale e upper midscale, ma ciò non vieta che se si presenteranno occasioni anche nei budget hotel non le prenderemo».
Lo sviluppo seguirà le stesse linee guida del business model europeo, riconversioni o greenfield, gestione di hotel già esistenti e che ora operano in franchising, «con una elasticità di modello che può spaziare e che non ci costringe a concentrarci solo sulle grandi città, e questo abbassa le barriere all’ingresso», aggiunge Duchini.
Si parte da Florida e Texas, i due stati identificati come primi focus al momento. «Siamo andati a cercare gli stati migliori per sviluppare il nostro business. In Florida il Pil è in costante crescita e il ritmo di sviluppo alberghiero supera quello nazionale con oltre 10.200 camere in pipeline. Stato diverso ma con caratteristiche di crescita simili il Texas, dove quest’anno verranno costruire 13.300 camere. Austin o Dallas, Miami o Sarasota, ogni città può essere punto di riferimento per lo sviluppo anche di più di un hotel. Le prime aperture potrebbero arrivare entro quest’anno». Il primo obiettivo in pipeline dovrebbe essere Orlando e altre 20 opportunità sono state identificate in Florida.
In B&B Hotels Usa sono stati chiamati Elaine Power come office manager e Robert Hazard come senior vice president develpoment and asset manager. «Il mercato americano potrà permetterci di raggiungere nel 2033 oltre 400 hotel per un investimento di 4 miliardi di dollari previsto nei prossimi dieci anni», commenta ancora Duchini, che non esclude l’espansione anche in Canada.
E proseguirà anche l’espansione in Italia, come sottolineato da Liliana Comitini. Nella sua divisione l’obiettivo è arrivare a 150 hotel entro il 2030. «Puntiamo a consolidare il business model e ad ampliare la nostra presenza, anche al sud e isole – spiega la manager – La nostra priorità è trovare le destinazioni migliori e coprire non solo le grandi città ma anche destinazioni più leisure. Prosegue l’impegno sull’annunciato hotel di Venezia, per l’apertura prevista nel 2024. E dopo Diano Marina ci sono già in cantiere anche nuove aperture tra 2023 e 2024». Intanto nel 2023 sono previste dieci aperture.