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Bergamo aumenta la tassa di soggiorno. Nel mirino l’extralberghiero

Bergamo adobe

Nel 2024 gli introiti in Italia derivanti dalla tassa di soggiorno sfioreranno il miliardo di euro secondo le previsioni dell’Osservatorio Nazionale di Jfc. Una grossa cifra che, però, a Bergamo deve essere sembrata ancora non congrua tanto che, con l’inizio del nuovo anno, la città lombarda ha stabilito un aumento della tassa di soggiorno che passerà dal 6 al 7% sul costo del pernottamento.

La decisone, annunciata dal vicesindaco Sergio Gandi, è stata approvata dalla giunta comunale come riporta l’Eco di Bergamo, ed è pronta a entrare in vigore. Va comunque sottolineato che l’aumento non sembrerebbe riguardare gli hotel, per i quali il tetto massimo resterà invariato a 5 euro a persona per notte, perché il rincaro peserà principalmente sulle strutture extralberghiere come b&b, case vacanza e affittacamere.

Il provvedimento preso dal sindaco potrebbe essere una risposta ai tagli governativi di 1,2 milioni di euro che hanno colpito la città tra il 2023 e il 2024 con la speranza che i nuovi introiti aumentino il gettito generato dalla tassa di soggiorno, che nel 2024 ha fruttato circa 2,5 milioni di euro, andando a rimpinguare le casse comunali.

Sebbene la misura non sia stata accolta con entusiasmo, le associazioni di categoria sembrano averne compreso la necessità. «Non fa piacere aumentare i costi – ha ammesso Gandi – ma è una scelta obbligata per garantire la sostenibilità dei servizi cittadini».

La tassa di soggiorno è stata introdotta a Bergamo nel 2012, e ha subito diverse modifiche nel corso degli anni. L’ultimo aggiornamento è del 2023, quando l’ex sindaco Giorgio Gori aveva alzato il tetto massimo da 4 a 5 euro.

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