Bit 2023 al via, Greco: «Una fiera green e digitale»
Bit cambia pelle: lo fa attraverso la campagna disruptive “se viaggi, si vede”; ma anche esplorando nuove frontiere, da TikTok al metaverso. E virando con vigore verso la sostenibilità. Ce ne parla Simona Greco, global exhibitions director di Fiera Milano, che aspetta il trade dal 12 al 14 febbraio tra i padiglioni di fieramilanocity con L’Agenzia di Viaggi Magazine come sempre media partner.
Cosa distingue Bit 2023 dalle altre edizioni?
«Il grande tema è la sostenibilità, che caratterizza tutta Fiera Milano, con proposte per un viaggiatore consapevole: dal turismo lento all’affordable luxury, dal bleisure alla natura. La formula multitarget si conferma valida con il suo layout sempre riconoscibile e, al contempo, la capacità di rinnovare ogni anno le aree per rispondere ai trend. Bit riunisce sotto un unico tetto la filiera e pone al centro, come sempre, Leisure, Italia e Mondo, oltre alla Tourism Collection con forte presenza di operatori, hotel e vettori, attori fondamentali della filiera. Focus anche sul digitale con BeTech e sugli eventi nel Mice Village».
Dopo il Covid, è arrivata la guerra in Europa con le sue conseguenze economiche. Che mercato abbiamo di fronte ora?
«Nonostante le difficoltà, c’è voglia di viaggiare e scoprire proposte nuove. In fiera i seller presentano un’offerta capace di rispondere alle esigenze in evoluzione dei viaggiatori, anche con focus sulle nicchie emergenti». Come è mutato, visti i recenti scossoni, il sistema fiere? «Le fiere non possono più essere appuntamenti one shot, devono diventare veri business partner delle aziende. Bit da anni si sta evolvendo in tal senso, e oggi affianca gli operatori nella crescita del business. Questo ci ha portato ad accelerare il processo di internazionalizzazione. Fiera Milano è sempre più attiva nel portare le eccellenze italiane all’estero e portare in Italia il meglio del mondo, anche organizzando eventi in loco sui mercati più interessanti. Negli ultimi anni, poi, abbiamo puntato sulla sostenibilità. E abbiamo fatto tesoro del successo dell’edizione virtuale, oltre a rafforzare il catalogo digitale, la piattaforma di matching e la presenza su web e social. Inoltre, operiamo tutto l’anno come Osservatorio che raccoglie e analizza le tendenze di mercato».
C’è un’eccellenza fieristica all’estero, un esempio che vale la pena seguire?
«Esistono diverse storiche manifestazioni del turismo in Europa che generano grande riscontro, ma Bit ha la sua storia e la sua identità molto radicate: non deve imitare altri modelli. Deve rimanere fedele alla propria unicità, continuando a evolvere, in ottica digitale e di sostenibilità, i punti forti del suo concept: formula multitarget, principale marketplace mondiale del prodotto Italia, una location attrattiva come Milano. E puntare sulla sua parte nobile: i contenuti innovativi e di qualità del format eventi».
Perché per un agente di viaggi è importante venire in Bit?
«Gli adv sono da sempre tra i visitatori più assidui: il calendario della fiera, da domenica a martedì, è stato studiato per favorire la loro partecipazione. Fondamentale per loro seguire il format di eventi “Bringing Innovation Into Travel” che offre anticipazioni sul futuro del settore in un ricco palinsesto di appuntamenti su megatrend, innovazione, sostenibilità, qualità e inclusione. Elenco alcuni temi: “territori e metaverso”, turismo naturalistico, made in Italy e turismo enogastronomico. Spazio, quest’anno, anche al social network TikTok, la piattaforma di video brevi preferita dai giovani, che ormai attrae pubblici di tutte le età e che sta diventando anche un social commerce e un motore di ricerca».