by Fabrizio Condò | 4 Febbraio 2024 17:38
MILANO – Tutti a bordo della nave di Italia.it[1]. Di purpureo vestita, camicetta rosa, Daniela Santanchè smette per un attimo gli abiti del ministro del Turismo e indossa quelli dell’ammiraglio dal ponte di comando di Bit, la fiera meneghina al via oggi. L’appello, sempre con il sorriso sulle labbra, ha un destinatario preciso: «Il digitale rappresenta una sfida e un importante driver di sviluppo per un’industria turistica sempre più competitiva e sostenibile. Per questo colgo l’occasione per rinnovare l’invito agli operatori presenti a raggiungere le imprese già salite a bordo del Tdh – Tourism digital hub (italia.it, appunto) e poter accedere, così, a un insieme di servizi idonei a far conoscere la propria attività e reperire informazioni utili, dati di settore, momenti di approfondimento e iniziative a favore della crescita delle aziende e dell’intero ecosistema».
«L’hub digitale del turismo italiano, attraverso Italia.it – precisa Santanchè – vuole valorizzare, integrare e favorire l’offerta turistica nazionale, così da promuovere il Paese in modo coordinato sui mercati internazionali».
E proprio in fiera 15 Tdh Promoter, facilmente riconoscibili attraverso badge personalizzati, sono allo stand Enit, dove sarà anche possibile trovare il materiale e le informazioni rivolte agli operatori del turismo. Alcuni dei promoter, inoltre, parteciperanno ai panel di Bit e saranno coinvolti in incontri B2B con altri operatori di mercato e disponibili presso gli stand delle varie Regioni.
Sempre in coincidenza di Bit, avrà inizio anche una campagna Hyperlocal, con durata fino ad aprile, rivolta a ogni operatore turistico per invitare all’accreditamento sul Tdh.
Se imprimere un’accelerazione decisa su Italia.it è indispensabile, lo è anche, sottolinea il ministro, dare maggiore impulso al turismo italiano in genere: i mantra sono sempre i soliti, «fare squadra» e «destagionalizzare», ai quali si aggiunge «dare una vigorosa spinta al turismo termale».
Santanchè lo rimarca durante l’inaugurazione di Thermalia[2], presenti il ceo di Enit, Ivana Jelinic, e il presidente di Federterme, Massimo Caputi. «Siamo solo settimi nel mondo nel comparto – sottolinea con un pizzico di rammarico il ministro – e questo ci deve far soffrire. Le terme nascono qui da noi e abbiamo 320 stazioni termali in tutta Italia. L’imperativo è alzare la qualità dei servizi, sapendo che adesso anche le famiglie e i giovani sono attratti. Dobbiamo fare di più».
Magari – e qui Santanchè ritrova la carica di sempre – attingendo a nuove risorse: «Proprio giovedì, insieme al ministro del Made in Italy Adolfo Urso, abbiamo sbloccato dei fondi per i contratti di sviluppo del turismo. In soldoni, si aprirà lo Sportello del turismo. In fondo, il dolce arriva sempre alla fine del pasto.
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