by Giorgio Maggi | 18 Maggio 2017 15:51
È Air Zimbabwe la compagnia più famosa tra quelle inserite dalla Commissione europea nella black list dei vettori che non possono più volare nel Vecchio continente (o che possono farlo solo a determinate condizioni). Le altre compagnie messe al bando per il mancato rispetto di alcuni criteri legati alla sicurezza sono l’ucraina Urga, la nigeriana Med-View e Mustique Airways (Saint Vincent e Grenadine).
In compenso, Bruxelles ha deciso di rimuovere dalla lista nera tutti i vettori di Benin e Mozambico, che in precedenza vi erano entrati, in seguito ai miglioramenti intrapresi dal punto di vista della sicurezza. «Le azioni di riforma da loro intraprese hanno avuto il successo sperato – ha detto Violeta Bulc, la commissaria ai trasporti Ue – spero che questa serva ad esempio ai Paesi i cui vettori sono ancora rimasti nella lista».
Secondo l’ultimo aggiornamento della black list di Bruxelles, l’elenco comprende 181 compagnie aeree appartenenti a 14 diverse nazioni, di cui 174 sono messe al bando per la mancanza di controlli di sicurezza da parte delle stesse autorità dell’aviazione dei singoli stati. I paesi coinvolti sono: Angola (alcuni vettori però possono operare seguendo alcune restrizioni), Benin, Congo, Djibouti, Guinea, Eritrea, Gabon, Kyrgyzstan, Liberia, Libya, Nepal, Sierra Leone, Sao Tome, Sudan.
Sette altre compagnie non possono volare per problemi specifici. Le ultime new-entry, infatti, si sono aggiunte a Iran Aseman Airlines, Iraqi Airways e Blue Wing Airlines, mentre altre sei vettori (Afrijet, Nouvelle Air Affaires e SN2AG, Air Koryo, Air Service Comoros, Comoros Islands, Iran Air e TAGG Angola Airlines) possono volare nei cilei del vecchio continente solo utilizzando determinati aeromobili.
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