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Blue economy, il futuro dell’Italia passa da qui

mare

VOICE OF LEADER di Leonardo Massa – Il giro d’affari della blue economy, ovvero l’insieme dei settori economici e industriali che sono in qualche modo legati al mare, in Italia vale circa 140 miliardi di euro, che equivalgono al 10% della ricchezza nazionale. A sua volta, il settore delle crociere vale il 10% della blue economy, ovvero 14 miliardi di euro.

Il mare, quindi, è un elemento estremamente importante per l’economia nazionale che, anche in tempi di crisi o di pandemia, non ha fatto segnare nessun segno di recessione. Infatti, anche se settori legati al trasporto passeggeri, come traghetti e crociere, hanno risentito degli effetti dell’emergenza globale, gli altri settori hanno continuato a operare senza nessun segnale di rallentamento.

Per darvi una dimensione più concreta di questi 140 miliardi di euro, basti pensare che il giro d’affari delle agenzie di viaggi in Italia vale circa 12,7 miliardi di euro.

Questi dati confermano il fatto che l’Italia, grazie agli 8.000 chilometri di coste e alla sua posizione baricentrica nel Mar Mediterraneo, ha una vocazione naturale per l’economia del mare.  Lo dimostrano questi numeri che, in assenza di una politica nazionale seria e coordinata a supporto, rappresentano una porzione assolutamente significativa del Pil nazionale.

Un settore che nel Mezzogiorno ha un’incidenza addirittura maggiore e che ogni anno fa nascere imprese sempre più numerose e solide.

Un settore che investe più degli altri nella sostenibilità (quasi il 30% delle imprese della blue economy investe in sostenibilità, contro il 22% delle imprese in Italia).

Tutti questi dati mi fanno venire in mente una sola parola: futuro.

La Blue Economy può rappresentare il futuro dell’economia italiana, a patto che la politica faccia la sua parte e agevoli questo settore, a beneficio dell’economia e dell’occupazione. La creazione di una strategia politica solida e forte a livello nazionale potrà sicuramente generare un sostegno per rafforzare ulteriormente i numeri della blue economy e portarla a rappresentare una quota sempre più importante dell’economia italiana.

In questo contesto, il beneficio ricadrà anche sul comparto del turismo organizzato che sarà sempre più trainato dal settore delle crociere. Oggi una vacanza in crociera può soddisfare ogni esigenza in qualsiasi parte del mondo e in qualsiasi periodo dell’anno. Si va da esperienze di 1 notte fino a crociere intorno al mondo di 4 mesi. Le compagnie crocieristiche sono le più attive sul fronte della sostenibilità ed entro il 2050 le navi arriveranno ad essere a impatto zero.

Il futuro del comparto turistico passa quindi dalla valorizzazione e dal rilancio delle politiche del mare che hanno un peso fondamentale nella ripresa dell’intera economia italiana. Di questa forza trainante rappresentata dalla Blue economy, le crociere costituiscono senza dubbio una parte preponderante il cui valore aggiunto è un’occasione da cogliere anche dal turismo organizzato.

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