Blue Panorama, ora la palla passa al ministero
Nuovo capitolo nella crisi Blue Panorama. In attesa del via libera del Tribunale al concordato preventivo, da cui dipende la vendita della compagnia al fondo Bateleur Capital, i sindacati (Filt Cgil, Fit Cisl, Ulitrasporti e Ugl Trasporto aereo) hanno avviato la seconda fase della procedura di raffreddamento reiterando le richieste di chiarimento alla proprietà, ovvero a Uvet Group.
Da qui il ministero del Lavoro ha avviato l’iter di conciliazione convocando per lunedì 30 maggio un tavolo con parti sociali e azienda. Un appuntamento decisivo per riallacciare i fili di un dialogo che è ormai interrotto da tempo.
Nonostante, infatti, le reiterate richieste di trasparenza e di informazioni sullo stato di salute della compagnia aerea da parte dei lavoratori, fino ad oggi la società guidata da Luca Patané ha più volte posposto o evitato i colloqui con i sindacati. La convocazione del ministero, quindi, è l’ultimo tentativo di mediazione prima che le sigle dei lavoratori indicano lo sciopero.
Nel frattempo, secondo fonti vicine all’azienda, lo Stato italiano avrebbe finalmente versato nelle casse di Blue Panorama la seconda tranche di aiuti del valore di circa 10 milioni di euro.
I temi da affrontare in un eventuale incontro tra le parti sono quelli già evidenziati durante la prima fase della procedura di raffreddamento, ovvero: la situazione aziendale in merito al concordato preventivo scaduto, le prospettive industriali e gli sviluppi futuri, lo stato dei pagamenti sia precedenti si successivi alla “messa a terra” degli aerei (ottobre 2021) e la verifica delle pratiche di accesso al Fis (fondo d’integrazione salariale) e Cigs (cassa integrazione straordinaria). Su questi ultimi due punti fonti sindacali segnalano come i dipendenti non abbiano ancora ricevuto nessun tipo di sostegno economico.
A rischio, al momento, ci sarebbe il futuro di oltre 400 lavoratori (rispetto agli iniziali 700 dipendenti, infatti, la metà ha lasciato l’azienda in seguito a dimissioni volontari o a causa di un inquadramento con contratto a termine).
Già all’annuncio dell’accordo di vendita del 100% di Bpa tra Uvet Group e Bateleur Capital, la Filt Cgil aveva sottolineato una certa cautela, rimarcando come “per poter valutare l’operazione aspettiamo di comprendere tutti i dettagli, a partire da quale sia il piano industriale dell’acquirente e quali le ricadute su occupazione e sviluppo delle attività”.
La sigla avanzava ancora la sua preoccupazione per “il futuro degli oltre 350 lavoratori che non percepiscono reddito ormai da diversi mesi. Al momento disponiamo di poche informazioni sull’acquirente, Bateleur Capital, un fondo che sembra essere americano e per tanto impossibilitato dalla normativa europea a rilevare più del 49% della compagnia”.
Al momento a Blue Panorama resta con un solo mezzo in flotta – un Boeing 737-800 Ng ottenuto in leasing finanziario da Unicredit e parcheggiato in Polonia, all’aeroporto di Katowice – dopo che il lessor statunitense Castlelake ha richiesto al riconsegna del A330 brandizzato Luke Air parcheggiato a Napoli.
Il certificato di operatore aereo di Bpa tuttora sospeso con scadenza il prossimo 9 settembre; nel frattempo nelle prossime ore l’azienda dovrebbe incontrare i sindacati per presentare il piano di rilancio utile a sbloccare la vendita al fondo Bateleur.
Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.
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