Blue Panorama riapre il dialogo con i dipendenti
Si è risolto positivamente l’incontro dello scorso 30 maggio al ministero del Lavoro tra Blue Panorama e i sindacati con le parti che hanno firmato un verbale di accordo che chiude la procedura di conciliazione e impegna l’azienda a riaprire le relazioni aziendali con i lavoratori.
Un primo piccolo segnale di distensione dopo settimane segnate da incomunicabilità e silenzi a intermittenza che non schiarisce, però, le nubi attorno al processo di approvazione del concordato preventivo chiesto dalla compagnia aerea del Gruppo Uvet e alla conseguente vendita del 100% delle quote al fondo statunitense Bateleur Capital.
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L’incontro – indetto a fronte dell’attivazione da parte dei sindacati (Filt Cgil, Fit Cisl, Ulitrasporti e Ugl Trasporto aereo) della seconda fase della procedura di raffreddamento e delle conseguenti minacce di sciopero – ha quindi sciolto alcuni nodi sullo stato di salute della società che i lavoratori chiedevano da tempo.
Blue Panorama, infatti, ha chiarito in primis il passaggio sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali con la società che si sarebbe impegnata a verificare l’autorizzazione, da parte dell’Inps, sia del Fis (fondo d’integrazione salariale) richiesto per il periodo da gennaio 2022 al 7 febbraio 2022 sia della Cigs (per il periodo dall’8 febbraio 2022 per la durata di 12 mesi).
Riguardo l’utilizzo del Fsta (Fondo Speciale per il trasporto Aereo) – secondo fonti sindacali – Bpa avrebbe presentato il 19 aprile l’istanza di integrazione, ma l’Inps avrebbe comunicato un disallineamento tra la domanda presentata e le liste dei beneficiari.
Se da un lato, quindi, azienda e dipendenti hanno ripreso a parlarsi, dall’altro trapela la forte delusione delle sigle dei lavoratori riguardo le prospettive di politica industriale: al momento, infatti, la compagnia aerea non è stata ancora ammessa alla procedura di concordato preventivo e la proprietà avrebbe sottolineato come – in attesa della suddetta ammissione – non sia stata ancora autorizzata a procedere con i pagamenti arretrati ai lavoratori utilizzando i nuovi ristori (circa 10 milioni di euro) appena ricevuti dallo Stato. La legge però prevede il pagamento delle prestazioni dei dipendenti come oggetto di ordinaria amministrazione anche in fase di ammissione al concordato preventivo – come rilevano fonti interne all’azienda – quindi i vertici di Bpa non sarebbero tenuti a chiedere nessuna autorizzazione sia al giudice sia ai commissari e potrebbero procedere al saldo delle dovuto competenze che i lavoratori aspettano ormai da troppo tempo.
Nessun aggiornamento, infine, sarebbe stato comunicato da Blue Panorama sia riguardo un’eventuale e tempestiva riattivazione delle licenze di volo (sospese fino al 9 settembre 2022) sia riguardo gli sviluppi del processo di vendita al fondo Bateluer. A rischio, al momento, c’è il futuro di oltre 400 lavoratori (rispetto agli iniziali 700 dipendenti, infatti, la metà ha lasciato l’azienda in seguito a dimissioni volontari o a causa di un inquadramento con contratto a termine).
Al momento Blue Panorama resta con un solo mezzo in flotta – un Boeing 737-800 Ng ottenuto in leasing finanziario da Unicredit e parcheggiato in Polonia, all’aeroporto di Katowice – dopo che il lessor statunitense Castlelake ha richiesto al riconsegna del A330 brandizzato Luke Air parcheggiato a Napoli.
Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.
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