by Mariangela Traficante | 9 Maggio 2023 10:19
L’Italia si conferma strategica per Azora, fondo spagnolo che ha acquisito Bluserena[1], che rinnova gli investimenti e che non esclude per la catena italiana uno sbarco anche all’estero, se si presenterà l’occasione giusta. A dirlo è Theda Bruske, asset manager Italia, Grecia, Germania di Azora – che conta hotel 4 e 5 stelle anche in Spagna, Portogallo e Grecia – in Italia ha rilevato anche il siciliano Palladium e punta ad altre 60 strutture nel Mediterraneo nei prossimi due anni.
Intanto, un rafforzamento del presidio in Italia potrebbe arrivare con l’apertura di una sede a Milano, che si occuperebbe di tutti i settori di investimento del fondo e non solo di quello alberghiero (che comunque dovrebbe avere in portfolio risorse per circa 1,8 miliardi di euro).
Su questo fronte tuttavia il Belpaese è sotto i riflettori: «Il mercato italiano ci sembra molto interessante, ci sono molte aziende a livello familiare ma non compagnie come in Spagna, dunque c’è la possibilità di crearle – commenta la manager, confermando anche la volontà di investire ulteriormente in Bluserena – Abbiamo un ottimo rapporto con la famiglia Maresca (ex proprietaria del gruppo, ndr) hanno fatto un lavoro importante. Ora investiamo per innovare servizi, alzare il livello, per esempio su camere e food and beverage. Il quartier generale per il momento rimarrà a Pescara».
E sull’espansione futura Bruske lascia strade aperte: «Cerchiamo opportunità, ci interessa molto crescere in Italia ma non è facile trovare strutture in linea con Bluserena. Se dovessimo trovare opportunità in linea con il concept all’estero, per esempio in Grecia, siamo aperti. Quello che ci interessa è trovare una buona location e un buon prodotto su cui investire».
Intanto, l’anno trascorso ha visto il Fondo Azora investire 55 milioni di euro nel rinnovamento di cinque resort di Bluserena[2], interventi che saranno conclusi con la fine di maggio, per l’apertura della stagione estiva, e che proseguiranno nel restyling anche nel 2024 nelle strutture del Gruppo, che ha anche lanciato una nuova brand identity e campagna di comunicazione.[3]
«Per l’estate attualmente viaggiamo su un +25% di volumi nelle prenotazioni, l’obiettivo è mantenere il volume allineato all’anno scorso, con una tariffa media aumentata del 10%», spiega il ceo Marcello Cicalò.
Le strutture si rinnovano ma la strategia rimane confermata, per un Gruppo che nei suoi tredici resort vede 1,2 milioni di presenze all’anno, con 400mila famiglie e il 40% dei clienti repeater.
«Il nostro obiettivo è rimanere focalizzati sull’hospitality leisure, difficilmente inseriremo hotel business, anche se abbiamo un 15% di attività Mice, che ci serve ad allungare la stagione. Attualmente infatti la nostra media è di 120 giorni circa, che vorremmo subito portare a 140, sia con il business dei grandi eventi che con i mercati esteri. Gli obiettivi futuri quindi saranno destagionalizzare e internazionalizzare».
E per quanto riguarda l’ espansione prevalente è l’interesse per mare, laghi e montagna. «Se dobbiamo pensare a un’area specifica dico che l’Emilia Romagna è interessante per investire, non abbiamo hotel lì ma rientra appieno nel segmento Bluserena».
Sull’estero il manager non esclude potenzialità ma ammette che «oggi è prematuro, dovremmo strutturarci perchè lo sforzo richiesto sarebbe tanto, ci sono tuttavia hotel interessanti». E sulle novità luxury, il progetto c’è ed è confermato: «Non è escluso che lavoreremo su un brand diverso per il lusso, nel quale rientrerebbe l’Ethra Reserve, ma non per il momento, vedo un orizzonte sui 18 mesi».
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