Bmt al via, De Negri: «C’è voglia di ripresa»
È il ritorno del blocco Astoi, come lo definisce, quello che fa gongolare più del resto Angioletto De Negri, presidente di Progecta, la società che da oltre vent’anni organizza la Bmt – Borsa Mediterranea del Turismo, questo weekend a Napoli (23-25 marzo). «Dopo due anni di assenza, l’associazione dei tour operator, di cui faccio parte, ha deciso di tornare. Ed è una bella notizia».
Cominciamo con il piede giusto, quest’anno.
«Diciamo di sì. La voglia di ripresa c’è. E si riaffaccia la consapevolezza di quanto sia importante essere presenti in fiera. Certo, ci sono stati anche molti ritardatari, che hanno atteso l’ultimo minuto per confermare lo stand».
E c’è chi è sparito all’improvviso.
«Esatto. Valtur, per le vicende che sappiamo, non ha neanche disdetto lo spazio che aveva prenotato. Ha lasciato una voragine di un’ottantina di metri quadrati, che per fortuna è stata occupata da un’azienda dinamica come Futura Vacanze».
Altre novità di questa edizione di Bmt?
«La presenza per la prima volta di Fiavet Nazionale con un convegno sulla nuova direttiva pacchetti. Anche questo un segnale determinante sul fronte della distribuzione. Tra gli espositori ci sono importanti debutti, come Rada Hotel e Ixpira. E poi c’è l’ospite d’onore: l’Argentina, con il ministro del Turismo Gustavo Santos a inaugurare i lavori e otto tra tour operator, compagnie aeree e dmc argentini nello stand di circa 100 metri quadrati, dove si balla il tango tre volte al giorno. Ed è in programma la Noche Argentina, il 23 marzo, che fa il paio con la Grande Festa del sabato sera di Bmt, organizzata quest’anno all’interno del tunnel borbonico. Una grotta in tufo pazzesca».
Oltre al ministero del Turismo argentino, possiamo aspettarci un rappresentante di quello italiano?
«Dovrebbo esserci gli attuali due sottosegretari al Mibact, Antimo Cesaro e Dorina Bianchi. Ma in questa fase post-elettorale nulla è garantito».
E Dario Franceschini?
«Non ne ho idea. Del resto ha sempre e solo parlato di cultura, non si è mai curato davvero dell’industria turistica».
Che messaggio lancerebbe al nuovo governo e al Parlamento che verrà?
«Vogliamo che i protagonisti della nuova legislatura, e chiunque sia chiamato a guidare il Paese nei prossimi anni, tengano fede alle promesse pre-elettorali riorganizzando il sistema turistico italiano, a partire dal ripristino del ministero del Turismo. Quello che mi auguro è che si passi finalmente dalle parole ai fatti, tenendo presente che – soprattutto al sud – l’accesso al mondo del lavoro dei giovani è possibile solo sfruttando il nostro petrolio: ovvero il territorio, la storia, la bellezza e la nostra cultura».
Una fiera B2B può dirsi di successo se attrae un buon numero di agenti di viaggi. Previsioni per quest’anno?
«Ottime, direi. Gli agenti di viaggi saranno i veri protagonisti della Bmt. Abbiamo replicato la formula dello scorso anno, ospitando a Napoli 600 adv provenienti dalle regioni limitrofe, ma anche dal nord Italia. A loro abbiamo riservato anche sconti sui trasferimenti. Gli accrediti online sono stati in crescita rispetto alle edizioni precedenti e questo è un altro segnale di fiducia che arriva dal mercato».