Ancora guai per il Boeing Max 737. Secondo i rumors pubblicati dal New York Times, i problemi del velivolo ancora bandito dai cieli di tutto il mondo non si limiterebbero al malfunzionamento del software anti stallo Mcas, come affermato dal colosso di Seattle fino ad ora. Le nuove problematiche, al contrario, potrebbero dipendere da un difetto nel cablaggio che contribuisce al controllo della coda del velivolo.
In altri termini, stando a quanto avrebbero scoperto i tecnici nella revisione del velivolo, i dispositivi elettrici che controllano la coda del Max 737 potrebbero essere situati talmente vicini da poter provocare dei cortocircuiti, e di conseguenza la caduta dell’aeromobile nel caso in cui i piloti non rispondessero adeguatamente.
Boeing sta ancora cercando di capire se si tratta di una situazione che si potrebbe verificare durante un volo. Nel caso in cui il problema dovesse essere plausibile, la società ha spiegato che sarebbe pronta a separare i fasci di fili nei circa 800 jet Max che sono già stati costruiti.
Per il quotidiano newyorchese poi, potrebbe addirittura essere necessario anche verificare se lo stesso problema esiste sul 737 Ng, il predecessore del Max che attualmente conta circa 6.800 esemplari in servizio.
Per quanto riguarda il 737 Max invece, il suo ritorno nei cieli potrebbe quindi slittare ulteriormente, prolungando la crisi dell’azienda statunitense che ha già comunicato di avere sospeso la produzione di questo tipo di aeromobile. Come si ricorderà, la soluzione individuata per il software anti stallo non ha ancora ricevuto l’approvazione delle autorità dell’aviazione mondiale che dovrebbe arrivare in primavera.