Site icon L'Agenzia di Viaggi Magazine

Boeing, ancora guai: tre incidenti in una settimana

Boeing da adobe

Boeing

Si allunga la catena di eventi negativi per Boeing. Mercoledì sera un 737 con 85 persone a bordo è uscito di pista durante il decollo all’aeroporto di Dakar, in Senegal, prendendo fuoco: 10 i feriti, trasportati in ospedale, mentre gli altri sono stati accompagnati in albergo.

Il ministro dei trasporti senegalese, El Malick Ndiaye, ha precisato che il volo Air Senegal, operato da TransAir, era diretto a Bamako, in Mali, con 79 passeggeri, due piloti e 4 membri dell’equipaggio di cabina.

«Il nostro aereo ha appena preso fuoco», ha scritto il musicista maliano Cheick Siriman Sissoko in un post su Facebook – citato da Il Sole 24 Ore – che mostrava i passeggeri saltare giù dagli scivoli di emergenza di notte mentre le fiamme avvolgevano un lato dell’aereo

In rete pubblicate le foto dell’aereo in un campo erboso, circondato da schiuma ignifuga: un motore sembrava rotto e un’ala danneggiata.

Per Boeing si tratta del terzo incidente in una settimana. Giovedì 190 persone sono state evacuate in sicurezza da un aereo in Turchia, dopo che un pneumatico è scoppiato durante l’atterraggio in un aeroporto del sud, come ha riferito il ministero dei trasporti di Ankara.

Sempre giovedì un Boeing 747-8 della Lufthansa, diretto da Francoforte a Chicago, con 320 passeggeri e 19 membri dell’equipaggio a bordo, è stato costretto ad effettuare una virata sull’Atlantico e a tornare indietro per un odore sospetto a bordo, come riporta la Bild.

Dopo circa 90 minuti di volo i piloti hanno deciso di interrompere il volo verso gli Stati Uniti e tornare indietro a Francoforte sul Meno. I passeggeri sono stati informati dagli altoparlanti di bordo che non avrebbero raggiunto la loro destinazione e il jumbo è atterrato in sicurezza a Francoforte. A quanto si apprende, l’aereo trasportava anche una donazione di midollo osseo per un paziente negli Usa. I passeggeri hanno potuto lasciare l’aereo attraverso le normali porte.

«Il volo Lufthansa LH430 in rotta da Francoforte a Chicago è rientrato oggi a Francoforte come misura precauzionale – ha dichiarato un portavoce di Lufthansa – Il motivo era un odore elettrico non identificabile in cabina. Il Boeing 747-8 è atterrato normalmente a Francoforte e tutti i 320 passeggeri e i 19 membri dell’equipaggio hanno lasciato l’aereo come di consueto».

Inutile dire che la pressione su Boeing è massima da gennaio scorso, quando un portellone di un volo dell’Alaska Airlines è esploso in volo. Tra una peripezia e l’altra – bulloni mancanti, documenti smarriti, vertici aziendali saltati e indagini penali – a febbraio la Federal Aviation Administration ha concesso al colosso spaziale americano 90 giorni per risolvere i problemi di qualità e soddisfare gli standard di sicurezza.

Ad aprile, inoltre, un ingegnere di Boeing ha denunciato carenze nella produzione delle fusoliere dei 787 e 777, mentre qualche giorno fa la Faa ha aperto un’inchiesta relativa a presunti test falsificati sui 787.

Exit mobile version