Boeing, annus horribilis: persi 11,8 miliardi di dollari

Boeing, annus horribilis: persi 11,8 miliardi di dollari
24 Gennaio 17:22 2025 Stampa questo articolo

Impossibile che il 2025 non sia migliore. Boeing guarda per un’ultima volta il film del suo 2024 horribilis e prevede una perdita di 4 miliardi di dollari per il quarto trimestre, annunciando di aver perso, durante l’anno, circa 11,8 miliardi di dollari, la seconda perdita più pesante nella storia della società.

I dati rilasciati dopo la chiusura del mercato azionario di giovedì scorso mostrano anche un deflusso di cassa nel quarto trimestre di 3,5 miliardi di dollari, il che significa che Boeing ha bruciato 13,7 miliardi di dollari in contanti nel 2024.

Un’appendice in linea con 12 mesi da dimenticare, iniziati con l’ormai famoso caso Alaska e terminati con il maxi sciopero che ha paralizzato l’azienda per 53 giorni, tra cambi di management e disavventure in serie. Nel dettaglio, per il colosso spaziale americano si profila una perdita di 5,46 dollari per azione per il quarto trimestre, che l’analista Scott Mikus di Melius Research ha calcolato equivalente a una perdita trimestrale complessiva di circa 3,8 miliardi di dollari.

Si tratta di un risultato significativamente peggiore rispetto alle proiezioni consensuali tra gli analisti di Wall Street di poco meno di 1 miliardo di dollari. La perdita complessiva del 2024 è appena inferiore alla più grande mai registrata nel 2020, quando una combinazione tra il 737 Max messo a terra e la pandemia causò una perdita di 11,9 miliardi di dollari. I ricavi saranno di 15,2 miliardi di dollari, inferiori alle aspettative degli analisti, secondo le stime di Lseg.

La società, che ha raccolto oltre 20 miliardi di dollari nel trimestre per aumentare la liquidità durante la crisi, dovrebbe sostenere un addebito di 1,1 miliardi di dollari sui suoi programmi 777X e 767 a causa dello sciopero e del nuovo contratto. «Sebbene affrontiamo sfide a breve termine – ha dichiarato il ceo Kelly Ortberg in conferenza stampa –abbiamo intrapreso passi importanti per stabilizzare la nostra attività durante il trimestre, inclusi il raggiungimento di un accordo con i nostri dipendenti rappresentati da Iam (l’Associazione internazionale dei macchinisti e dei lavoratori aerospaziali) e un aumento di capitale per migliorare il nostro bilancio. Rimaniamo concentrati sul duro lavoro che ci attende per costruire un nuovo futuro per Boeing»

Inoltre, l’incidente di Alaska ha comportato nuovi controlli federali e un rallentamento delle consegne di nuovi aerei e lo sciopero dei macchinisti, iniziato a settembre, ha bloccato la maggior parte della produzione di velivoli commercial e i ricavi ammonteranno probabilmente a 4,8 miliardi di dollari, con un margine operativo negativo di quasi il 44%.

Nel mese di ottobre la Boeing ha consegnato solo 14 aerei commerciali. Anche nello stabilimento Boeing di North Charleston, Carolina del Sud, dove la forza lavoro non era in sciopero, la produzione del 787 Dreamliner è stata rallentata dalla carenza di parti da una catena di approvvigionamento indebolita dalla pandemia.

Solo la divisione dei servizi aftermarket di Boeing esce con il segno più dal quarto trimestre. È già qualcosa, uno scoglio cui aggrapparsi per guardare a un anno senza traumi. E sarebbe già molto.

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

Guarda altri articoli