Boeing, colpo di scena:
lo sciopero non si ferma

by Fabrizio Condò | 24 Ottobre 2024 10:03

Altro che Quaresima finita. Altro che strette di mano e pacche sulle spalle. Della serie “Duri e puri” (e incontentabili) i dipendenti di Boeing hanno rispedito al mittente l’ennesima proposta aziendale[1], via sindacati, per scongelare uno sciopero che va avanti da oltre 40 giorni[2].

Così, il 64% dei voti espressi dalla base ha bocciato l’accordo sul contratto di lavoro provvisorio – un aumento del 35% degli stipendi distribuito su quattro anni, un bonus una tantum di 7.000 dollari e maggiori contributi ai loro conti pensionistici – come era già avvenuto per la precedente offerta[3]: the strike must go on e 33.000 lavoratori, aderenti all’Associazione internazionale dei macchinisti e dei lavoratori aerospaziali (Iamaw) restano con le braccia incrociate, bloccando la produzione dei jet di linea più importanti del colosso spaziale americano.

«La proposta non è stata giudicata adeguata dai nostri iscritti – ha spiegato il presidente Jon Holden – Dopo 10 anni di sacrifici, abbiamo ancora terreno da recuperare e speriamo di farlo riprendendo prontamente le trattative. Questa è democrazia sul posto di lavoro e anche una chiara prova che ci sono conseguenze quando un’azienda maltratta i i suoi lavoratori anno dopo anno».

Ortberg Boeing

Con tanti saluti alla “visione” del ceo Robert “Kelly” Ortberg[4], che, nonostante la nuova grandinata di dati negativi – la perdita trimestrale ammonta a 6,2 miliardi di dollari – ieri ha fatto sfoggio di ottimismo, disegnando la Boeing che verrà, sicuro di avere già in tasca il nuovo contratto siglato. «L’obiettivo – aveva sottolineato Ortberg – è ripristinare la reputazione di Boeing».

Il braccio di ferro con il sindacato e la prima mobilitazione in massa dopo 16 anni[5] arrivano infatti al culmine di un anno che definire complicato è poco[6]: dall’incidente dell’Alaska Airlines[7] – con un portellone esploso in volo – alle indagini federali[8], dai ritardi nelle consegne[9] alle lacune finanziarie[10], aggravate dallo sciopero [11]e con il vaticinio tutt’altro che rinfrancante espresso dalle agenzie di rating[12]: servono 35 miliardi di dollari per evitare il downgrade a “junk”: cioè spazzatura, termine che non ammette equivoci.

Ecco perché Boeing cerca fondi freschi sul mercato, tra “bond, azioni e linee di credito. Con il fiato sospeso tra l’incudine dello sciopero e il martello di un rosso che rischia di diventare sempre più profondo.

Endnotes:
  1. l’ennesima proposta aziendale: https://www.lagenziadiviaggimag.it/boeing-lagonia-e-finita-pace-fatta-con-i-sindacati/
  2. va avanti da oltre 40 giorni: https://www.lagenziadiviaggimag.it/paralisi-boeing-accordo-sindacale-respinto-e-sciopero/
  3. precedente offerta: https://www.lagenziadiviaggimag.it/sciopero-boeing-no-dei-dipendenti-alla-nuova-offerta/
  4. “visione” del ceo Robert “Kelly” Ortberg: https://www.lagenziadiviaggimag.it/boeing-volta-pagina-ortberg-inizia-una-nuova-era/
  5. prima mobilitazione in massa dopo 16 anni: https://www.lagenziadiviaggimag.it/boeing-primo-maxi-sciopero-dopo-16-anni/
  6. definire complicato è poco: https://www.lagenziadiviaggimag.it/boeing-alla-ricerca-della-stabilita-perduta/
  7. incidente dell’Alaska Airlines: https://www.lagenziadiviaggimag.it/i-boeing-737-max-9-a-terra-cosi-parlo-la-faa/
  8. indagini federali: https://www.lagenziadiviaggimag.it/boeing-scatta-lindagine-penale-sullincidente-alaska/
  9. ritardi nelle consegne: https://www.lagenziadiviaggimag.it/lufthansa-attacca-boeing-troppi-aerei-non-consegnati/
  10. lacune finanziarie: https://www.lagenziadiviaggimag.it/boeing-sciopero-infinito-e-il-titolo-crolla-in-borsa/
  11. aggravate dallo sciopero : https://www.lagenziadiviaggimag.it/boeing-stabilita-finanziaria-a-rischio-in-caso-di-sciopero-prolungato/
  12. agenzie di rating: https://www.lagenziadiviaggimag.it/boeing-rischio-junk-urgono-35-miliardi-di-dollari/

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