La crisi del 737 Max pesa sui conti di Boeing che registra la prima perdita annuale (636 milioni di dollari) da vent’anni a questa parte. Conti in rosso che pesano sulla produzione: il colosso statunitense, infatti, ha annunciato dei tagli alla costruzione dei 787 Dreamliner. Già nelle scorse settimane, inoltre, Boeing aveva sospeso la produzione dei 737 max in attesa della risoluzione di Faa ed Easa sul grounding degli aerei “incriminati” per i disastri Etihopian e Lion Air che hanno provocato più di 300 morti.
Inoltre, la casa di Chicago ha alzato i costi stimati della crisi del 737 Max a quasi 19 miliardi di dollari. Boeing, infine, ha appena ricevuto prestiti per un valore di 12 miliardi di dollari da una cordata di banche Usa per affrontare la sfida della crisi, considerata la peggiore in 103 anni di storia aziendale.
Riguardo al 787 Dreamliner, poi, la produzione sarà ridotta a dodici al mese da quattordici entro fine anno, e nel 2021 ulteriormente tagliata a dieci.
«Riconosciamo di avere molto lavoro da fare – ha dichiarato il presidente e amministratore delegato di Boeing, David Calhoun – Siamo concentrati nel riportare il 737 Max in servizio in sicurezza e nel ripristinare la fiducia di lunga data che il marchio Boeing rappresenta per il pubblico che prende aerei. Ci impegniamo per la trasparenza e l’eccellenza in tutto ciò che facciamo. La sicurezza garantirà ogni decisione, ogni azione e ogni passo che faremo mentre andiamo avanti. Fortunatamente, la robustezza del nostro portafoglio complessivo di attività in Boeing fornisce la liquidità finanziaria necessaria per seguire un processo di recupero completo e disciplinato».