Boeing, stop alla produzione dei 737 Max
Da gennaio si ferma la produzione dei 737 Max. Ad annunciarlo con una lunga nota è la stessa azienda di Seattle, che ha messo la parola fine a una serie di rumors che negli ultimi mesi avevano a più riprese ipotizzato il ritorno dell’aeromobile bandito dai cieli di tutto il mondo lo scorso marzo, dopo i due gravi incidenti in Indonesia ed Etiopia.
La decisione, che non comporta licenziamenti in quanto i dipendenti coinvolti nella produzione dell’aereo “continueranno il lavoro collegato al 737 o saranno assegnati temporaneamente ad altri incarichi”, arriva dopo che i tempi per il ritorno in volo del 737 Max si sono allungati a dismisura e dopo che, negli scorsi mesi, Boeing aveva continuato a produrre i 737 Max nel suo stabilimento di Seattle.
Al momento, si legge nel comunicato, sono 400 gli aerei in stock, anche se già lo scorso aprile il colosso americano aveva deciso di tagliare di un quinto la produzione. “Il ritorno in servizio del 737 Max in sicurezza resta la nostra priorità”, prosegue Boeing mentre non è stato reso noto quanto durerà la stop.
Quel che è certo, infatti, è che le autorità americane non rilasceranno nessuna certificazione prima degli inizi del 2020, tanto che American Airlines ha già detto di non prevedere un ritorno in volo prima di aprile.
A causa della messa a terra dei 737 Max, Boeing ha già visto calare il proprio utile di 5,6 miliardi di dollari per risarcire i clienti e ha previsto ulteriori 3,6 miliardi di dollari di costi.