Boeing fuori dal tunnel: torna all’utile dopo due anni

29 Luglio 10:52 2021 Stampa questo articolo

Due anni di traversata nel deserto – prima la crisi dei 737 Max e poi la pandemia – ma a sorpresa nel secondo trimestre 2021 Boeing torna all’utile: una buona notizia per il colosso Usa dell’aviazione, ma anche per tutto il settore del trasporto aereo. Per il secondo trimestre, infatti, Boeing ha riportato un utile di 587 milioni di dollari o 1 dollaro ad azione contro la perdita di 2,38 miliardi o 4,20 dollari ad azione di un anno fa.

Nello stesso periodo i ricavi sono cresciuti del 44% a 17 miliardi, sopra le attese degli analisti (che prevedevano 16,60 miliardi). Il Gruppo di Seattle ha beneficiato sia di volumi superiori alle attese nel settore commerciale sia dei minori costi operativi.

Boeing ha sottolineato, inoltre, la consegna di 79 aerei commerciali nel secondo trimestre; mentre gli ordini hanno raggiunto la quota di 4.100 aerei per un valore di 285 miliardi di dollari. A fronte del miglioramento delle prospettive, il Gruppo vorrebbe ora mantenere la forza lavoro complessiva attorno alle 140.000 unità, sopra la soglia delle 130.000 pianificate lo scorso ottobre.

“Stiamo ora pianificando di mantenere la dimensione complessiva della nostra forza lavoro approssimativamente coerente dove siamo oggi e come abbiamo fatto durante tutta la pandemia, continueremo anche ad assumere in alcune parti della nostra attività per ricoprire posizioni di competenze critiche e soddisfare gli impegni dei clienti. In prospettiva, il ritmo della ripresa del mercato commerciale, le relazioni commerciali con la Cina e le nostre prestazioni saranno fattori chiave per i livelli occupazionali complessivi”, sottolinea la nota di Boeing. Riguardo il 737 Max, che ora sta spingendo ordini e consegne, Boeing comunica che la produzione viaggi al ritmo di 16 aerei al mese con l’obiettivo di salire a 31 nel 2022

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