by Gabriele Simmini | 22 Gennaio 2020 11:47
“Stiamo informando i nostri clienti e i fornitori che stimiamo un rientro in servizio del 737 Max a partire dalla metà del 2020. Questa stima aggiornata è legata alla nostra conoscenza delle tempistiche del processo di certificazione”. Boeing ha annunciato così, con uno statement ufficiale, le previsioni di ritorno in volo degli aeromobili 737 Max, attualmente in “grounding” dallo scorso marzo dopo gli incidenti Lion Air ed Etiophian Airlines che causarono più di 300 morti.
Attualmente sono 393 gli aeromobili 737 Max fermi appartenenti alle diverse compagnie aeree che lo avevano inserito nelle proprie flotte prima degli incidenti.
Un annuncio che cerca di porre un freno alle numerose voci che esprimono dubbi sul ritorno in volo dei Max e che prevedono una “lunga traversata nel deserto” per Boeing. “Come già sottolineato, la Faa e gli altri regolatori globali stabiliranno quando il 737 Max ritornerà in servizio. Tuttavia, al fine di aiutare i clienti e i fornitori nella pianificazione delle loro operazioni, forniamo periodicamente delle stime, il più accurate possibile, di quando avrà inizio l’autorizzazione allo sblocco dei voli”, dichiara ancora il colosso di Chicago.
Con la produzione sospesa, al momento sono 400 gli aerei in stock, anche se già lo scorso aprile il colosso americano aveva deciso di tagliare di un quinto la produzione. A causa della messa a terra dei 737 Max, Boeing ha già visto calare il proprio utile di 5,6 miliardi di dollari per risarcire i clienti e ha previsto ulteriori 3,6 miliardi di dollari di costi.
Inoltre, la previsione di Boeing è soggetta “ai nostri tentativi in corso di rendere nota una tabella dei rischi e ulteriori sviluppi che possono verificarsi in connessione con il processo di certificazione. La stima si basa inoltre sul rigoroso esame che le autorità regolatorie stanno applicando correttamente a ogni passo della loro revisione del sistema di controllo di volo del 737 Max e sul processo Joint Operations Evaluation Board che determina i requisiti della formazione dei piloti”.
Per Boeing, inutile sottolinearlo, il rientro in servizio sicuro del Max è la priorità numero uno “e siamo fiduciosi che accadrà”, rimarcano da Chicago, anche se “Siamo consapevoli delle continue difficoltà che la messa a terra del 737 Max ha creato ai nostri clienti, ai regolatori, ai nostri fornitori e ai passeggeri e ci dispiace”.
Ulteriori novità sul fronte 737 Max dovrebbero già arrivare nel corso della prossima settimana, quando la casa costruttrice presenterà i risultati finanziari trimestrali.
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