Ispezionare i bulloni delle porte di uscita dei 737-900ER. È l’input della Faa agli operatori Boeing «come ulteriore livello di sicurezza», dopo l’incidente del portellone esploso in volo su un 737 Max-9 dell’Alaska Airlines, appena decollato da Portland il 5 gennaio scorso. Le ispezioni su alcuni dei 171 modelli Max-9 messi a terra avevano rilevato la presenza di bulloni non adeguatamente fissati, come aveva denunciato la United Airlines. È il secondo momento delicato attraversato nel giro di pochi anni da Boeing, alle prese anche con una concorrenza spietata, in Europa e Cina.
Nel dettaglio la Faa ha chiesto alle compagnie aeree di assicurarsi che i tappi dei portelloni a metà uscita siano trattenuti dal movimento da due bulloni superiori e due inferiori.Il tappo del portellone del Max-9 recuperato mancava di tutti e quattro i bulloni e il National Transportation Safety Board sta ancora approfondendo le indagini per capire cosa sia successo.
Delta Air Lines, United e Alaska sono i principali operatori statunitensi del 737-900ER, che non fa parte dell’attuale flotta di 737 Max della Boeing, ma ha lo stesso design dei tappi dei portelloni. Planespotters.net riferisce che Delta ha 163 737-900ER, United 136, come riporta la compagnia stessa, e Alaska 79, secondo il suo sito web.
Nelle loro dichiarazioni United e Alaska hanno spiegato di aver iniziato in modo proattivo le ispezioni sui loro 737-900ER, ma nessuna delle due compagnie prevede interruzioni operative.