Molto presto i Boeing 737 Max potranno tornare a volare in Europa, parola dell’Easa (European Aviation Safety Agency). Dopo il lungo stop causato dai problemi di sicurezza rilevati negli aeromobili e che hanno causato la morte di 346 persone nei due incidenti del 2019 in Etiopia e in Indonesia, si prospetta quindi un ritorno in volo perfino entro la fine dell’anno.
L’Easa, infatti, non solo si è detta soddisfatta delle modifiche apportate da Boeing al modello, ma il direttore esecutivo Patrick Ky ha rilasciato una dichiarazione ufficiale al sito di news Blommberg sottolineando che «il velivolo è sicuro e il livello di sicurezza raggiunto con le modifiche è considerato sufficiente. Quello che stiamo attualmente discutendo con Boeing è il fatto che con il terzo sensore si raggiungerebbe un livello di sicurezza ancora più alto».
Dopo i voli di prova condotti a settembre, l’Easa sta ultimando le revisioni finali dei documenti in vista di una bozza di direttiva sull’aeronavigabilità che potrebbe essere emessa già nel mese di novembre. Nonostante ciò, l’agenzia europea ha richiesto al colosso di Seattle l’aggiornamento del suo software per la sicurezza, operazione che potrebbe richiedere comunque alcuni mesi di tempo.
Nel frattempo Boeing ha annunciato di aver venduto ad agosto proprio due 737 Max alla compagnia aerea polacca Enter Air. Si tratta del primo mini-ordine dopo sei mesi di stop forzato dovuto alla crisi da coronavirus. Oltreoceano, infine, già quest’estate la Federal Aviation Administration – omologa dell’Easa negli States – aveva autorizzato Boeing a sostenere i voli di prova del 737 Max e ora il colosso Usa è in attesa della approvazione di volo ufficiale.