Ricavi in flessione nel secondo trimestre di Boeing, che ha chiuso il secondo quarto dell’anno con perdite per 2,4 miliardi di dollari su un giro d’affari di 11,8 miliardi, in calo del 25%. Nel giorno della presentazione dei conti agli analisti però, in una lettere ai dipendenti l’amministratore delgato, Dave Calhoun, ha anche annunciato lo stop alla produzione del 747 a partire dal 2022.
Il colosso aeronautico ha inoltre reso noto che la produzione di 737 avverrà a un ritmo più lento del previsto, con un target di 31 aerei al mese a partire dal 2022. Sarà egualmente ridotta a due al mese, nel 2021, la produzione combinata di 777/777x, modelli per i quali il target di produzione mensile era fissato a 3 in precedenza. Infine, la produzione di 787 sarà ridotta a 6 al mese nel 2021 dai 10 attuali.
Il Gruppo ha inoltre indicato di star considerando ulteriori tagli alla forza lavoro dopo che a maggio aveva giù comunicato l’intenzione di tagliare il 10% dei dipendenti, ovvero 16mila unità su 160.000.
«L’impatto prolungato del Covid-19 ha provocato ulteriori riduzioni dei tassi di produzione e una minore domanda dei nostri servizi commerciali e questo significa che dovremmo rivalutare nuovamente l’entità della nostra forza lavoro. Non sono buone notizie e so che aggiungono ulteriore incertezza in un momento già difficile ma cercheremo di limitare l’impatto sulla nostra gente il più possibile», ha commentato la situazione attuale Calhoun.