by Redazione | 1 Luglio 2020 7:00
Boeing può avviare una serie di voli di prova per il 737 Max. Dopo uno stop di 15 mesi, il velivolo è tornato ad avere l’autorizzazione da parte della Federal Aviation Administration e ha compiuto il primo volo test partendo dal Boeing Field di Seattle intorno alle 10 del mattino locali dello scorso 29 giugno, ed atterrando al Grant County International Airport du Moses, nello stato di Washington.
Secondo quanto ha comunicato il colosso di Seattle, i voli test, con piloti autorizzati dalla Faa, hanno l’obiettivo di valutare nel dettaglio tutte le modifiche proposte al sistema di controllo automatizzato. “I test dovrebbero durare diversi giorni – si legge in una nota di Boeing – e includeranno una vasta gamma di manovre e procedure d’emergenza, per consentire all’agenzia di valutare se le modifiche soddisfano gli standard di certificazione Faa”.
Come si ricorderà, negli scorsi mesi Boeing aveva lavorato a stretto contatto con la Federal Aviation Administration per riportare nei cieli il 737 Max, stimando inizialmente un rientro in attività prima della fine del 2019. Nel frattempo però, sono subentrati diversi altri problemi, tra cui il rinvenimento di detriti nei serbatoi, che hanno ulteriormente fatto salire il costo del grounding, fino ad oggi stimato in 18,7 miliardi di dollari. Anche se la produzione dei velivoli è ripartita a maggio, infatti, le compagnie aeree si sono mosse per annullare o ritardare la consegna, vista l’emergenza sanitaria ancora in corso.
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